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Pizzaballa chiede che intervengano i leader internazionali per non tornare alla guerra

Dopo l'attacco di Hamas e la controffensiva di Israele

Il Patriarca Pizzaballa |  | Patriarcato Latino di Gerusalemme Il Patriarca Pizzaballa | | Patriarcato Latino di Gerusalemme

Una violenza incredibile e improvvisa oggi nel giorno di Shabbat, punto di arrivo di una escalation. Chiuse la barriera tra Gerusalemme e Betlemme. Sirene che continuano a suonare, e gente che fugge nei rifugi. Poi arrivano anche dei deltaplani con terroristi di Hamas che entrano in Israele e prendono degli ostaggi tra i coloni. Una vera giornata di guerra.

Il Patriarca Latino di Gerusalemme il cardinale Pizzaballa ha diffuso una dichiarazione.

"Il ciclo di violenza che ha ucciso numerosi palestinesi e israeliani negli ultimi mesi è esploso questa mattina, abbiamo assistito a un'improvvisa esplosione di violenza che è molto preoccupante a causa della sua estensione e intensità. L'operazione lanciata da Gaza e la reazione dell'esercito israeliano ci stanno riportando ai periodi peggiori della nostra storia recente. Le troppe causalità e tragedie, che sia i palestinesi che le famiglie israeliane devono affrontare, creeranno più odio e divisione e distruggeranno sempre più qualsiasi prospettiva di stabilità.

Chiediamo alla comunità internazionale, ai leader religiosi della regione e nel mondo, di compiere ogni sforzo per contribuire a ridurre l'escalation della situazione, ripristinare la calma e lavorare per garantire i diritti fondamentali delle persone nella regione.

Le dichiarazioni unilaterali che circondano lo status dei luoghi religiosi e dei luoghi di culto scuotono il sentimento religioso e alimentano ancora più odio ed estremismo. È quindi importante preservare lo status quo in tutti i luoghi santi in Terra Santa e a Gerusalemme in particolare.

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Il continuo spargimento di sangue e le dichiarazioni di guerra ci ricordano ancora una volta l'urgente necessità di trovare una soluzione duratura e globale al conflitto palestinese-israeliano in questa terra, che è chiamata ad essere una terra di giustizia, pace e riconciliazione tra i popoli.

Chiediamo a Dio di ispirare i leader mondiali nel loro intervento per l'attuazione della pace e della concordia in modo che Gerusalemme possa essere una casa di preghiera per tutti i popoli".