Città del Vaticano , domenica, 1. ottobre, 2023 13:00 (ACI Stampa).
Il 19 luglio ha compiuto 180 anni la Pontificia Opera della Santa Infanzia, fondata da Charles de Frobin Janson, vescovo di Nancy. Papa Francesco lo ricorda in una lettera inviata al vescovo Emilio Nappa, Segretario Aggiunto del Dicastero per l’Evangelizzazione e Presidente delle Pontificie Opere Missionarie (POM), ai bambini e ai ragazzi missionari, ai loro genitori e ai formatori”, pubblicata l’1 ottobre, memoria di Santa Teresa di Lisieux, patrona della Missioni e iscritta al pontificia opera dall’età dei sette anni.
Papa Francesco ricorda che il vescovo Janson fondò l’opera missionaria dopo aver scoperto “attraverso le lettere di missionari francesi, che molti bambini e bambine, in Cina, morivano a causa della fame e dell’abbandono”, e così si era preoccupato per la loro salvezza, non solo fisica, ma anche spirituale.
“Così è cominciata la vostra bellissima associazione, che ancora oggi, attiva e vivace dopo 180 anni, insegna a tanti bambini e ragazzi di tutto il mondo ad essere discepoli missionari”, ricorda Papa Francesco. E lega l’anniversario ad un altro anniversario, ovvero il 150esimo della nascita di un membro molto speciale dell’Opera: Santa Teresa di Gesù Bambino, patrona delle missioni, iscritta fin dall’età di sette anni.
“Oggi, primo ottobre, celebriamo la sua memoria liturgica, e proprio da lei vogliamo accogliere un secondo messaggio prezioso: con la nostra preghiera, anche se siamo piccoli, possiamo contribuire a far conoscere e amare Gesù, silenziosamente, aiutando gli altri a fare del bene”, dice Papa Francesco.
Il Papa invita dunque i ragazzi a crescere attraverso la preghiera “nell’amicizia con il nostro Salvatore, e nell’amicizia tra voi e tra tutti i bambini e ragazzi del mondo, per essere operatori di pace. Cari bambini e ragazzi missionari, voglio ringraziarvi, perché con il vostro impegno aiutate tutti noi ad essere testimoni coraggiosi del Vangelo e a condividere con gli altri, oltre ai sussidi materiali, ciò che abbiamo di più prezioso: la fede”.