Città del Vaticano , domenica, 1. ottobre, 2023 12:14 (ACI Stampa).
Un uomo ha una vigna e due figli e a entrambi chiede di andare a lavorare nel campo. Il primo dice no, ma poi ci ripensa, il secondo dice sì, ma non ci va. È il Vangelo di oggi, che è anche l’occasione, per Papa Francesco, di spiegare la differenza tra corrotto e peccatore, una differenza che il Papa si porta dietro dal fondatore dei gesuiti, Sant’Ignazio di Loyola. Il primo non ha speranza, mentre il secondo sì. Dopo l’Angelus, il Papa annuncia che il 6 novembre incontrerà bambini di tutto il mondo, che il 15 ottobre sarà pubblicata una esortazione su Santa Teresa di Lisieux e prega per il dramma umanitario in Nagorno Karabakh.
È una assolata prima domenica di ottobre, e mentre i padri sinodali sono in ritiro a Sacrofano, dopo il Concistoro e in attesa che i nuovi cardinali celebrino insieme al Papa all’inizio del Sinodo, il Papa continua regolarmente i suoi appuntamenti. Come sempre, prima della preghiera dell’Angelus, il Papa commenta il passo del Vangelo.
E, dopo averlo ripercorso, si chiede cosa dire del comportamento dei due figli. “Viene subito – dice Papa Francesco - da pensare che andare a lavorare nella vigna richiede sacrificio e che sacrificarsi costa, non viene spontaneo, pur nella bellezza di sapersi figli ed eredi”.
Il tema, però, è la “sincerità o meno di fronte al padre o di fronte a se stessi”, perché “se infatti nessuno dei due figli si comporta in modo impeccabile, il primo mente, mentre il secondo sbaglia, ma resta sincero”.
Il primo – nota Papa Francesco – dice sì, ma poi non va, e questo significa che “non vuole fare la volontà del padre, ma non vuole nemmeno mettersi a discuterne e parlarci” e così “si nasconde dietro a un ‘sì’, dietro a un finto assenso, che nasconde la sua pigrizia e per il momento gli salva la faccia. Se la cava senza conflitti, però raggira e delude suo padre, mancandogli di rispetto in un modo peggiore di quanto non avrebbe fatto con uno schietto ‘no’.”