Città del Vaticano , sabato, 30. settembre, 2023 10:15 (ACI Stampa).
Il passo degli Atti degli Apostoli che ricorda il giorno di Pentecoste lascia a Papa Francesco “una sorpresa”. E cioè che i cardinali, i vescovi, i sacerdoti si identificano naturalmente negli apostoli, ma in realtà sono piuttosto i discendenti di quei “Parti, Medi, Elamiti, eccetera” che ascoltavano i discepoli sui quali era soffiato lo Spirito Santo e che avevano finalmente il dono delle lingue. In fondo, gli apostoli erano tutti della Galilea, mentre ora presbiteri e presuli della Chiesa provengono da ogni parte del mondo. Da qui, la conclusione: “Il Collegio cardinalizio è come una sinfonia”. E chiede di “riscoprire con stupore il dono di aver ricevuto il Vangelo nelle nostre lingue”.
Concistoro ordinario pubblico per la creazione di 21 nuovi cardinali. Si tiene in piazza San Pietro, e al termine della celebrazione saranno 136 i cardinali che potrebbero entrare in conclave per eleggere eventualmente il successore di Papa Francesco. I cardinali creati oggi (ci sono tutti tranne il 96enne comfessore di Buenos Aires Luis Pascual Dri per motivi di salute) celebreranno la Messa con Papa Francesco il 4 ottobre, data di inizio del Sinodo ma anche di pubblicazione dell’esortazione Laudatum Deum. È il primo concistoro da quando Benedetto XVI è morto, e dunque non ci sarà la consueta visita al Monastero Mater Ecclesiae. È un momento di passaggio, in fondo, in cui il Papa definisce un collegio cardinalizio ormai completamente “suo”, con un concistoro che dura due anni, praticamente, se consideriamo che solo a fine 2024 si tornerà a 119 cardinali elettori, cioè sotto il limite di 120 stabilito da Paolo VI.
Il concistoro è un momento solenne, e il sagrato di San Pietro è costellato di berrette rosse, vescovi, fedeli provenienti da ogni parte del mondo per fare festa con i “loro” cardinali. Perché i cardinali provengono da ogni parte del mondo, e allora sono “i Parti, Medi, Elamiti”, come ha scoperto il Papa meditando il brano degli Atti che ha scelto per la celebrazione, in una omelia molto personale.
Nota Papa Francesco: “Quei ‘Parti, Medi, Elamiti’ eccetera, che nella mia mente avevo associato ai Cardinali, non appartengono al gruppo dei discepoli, sono fuori dal cenacolo, sono parte di quella «folla» che «si radunò» sentendo il rumore provocato dal vento impetuoso”. Insomma, gli apostoli erano Galilei, la gente radunatasi proveniva da ogni nazione, e crea una “inversione di ruoli” che fa riflettere e rivela una prospettiva interessante”.
Per Papa Francesco, “si tratta di applicare a noi – mi ci metto anch’io per primo – l’esperienza di quei Giudei che per un dono di Dio si trovarono ad essere protagonisti dell’evento di Pentecoste, cioè del ‘battesimo’ dello Spirito Santo che fece nascere la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica”.