Città del Vaticano , venerdì, 29. settembre, 2023 15:00 (ACI Stampa).
Non è una scelta usuale, ma Papa Francesco ha deciso di scrivere una lettera ai cattolici del Vietnam in occasione dell’adozione dell’accordo tra il Governo Socialista del Viet Nam e la Santa Sede per la nomina di un rappresentante residente vaticano ad Hanoi. Una lettera nella quale il Papa auspica che i fedeli cattolici attraverso l’implementazione di condizioni favorevoli per l’esercizio della libertà religiosa, i potranno promuovere dialogo e generare speranza per il Paese”.
Il Vietnam è uno degli Stati che non ha piene relazioni diplomatiche con la Santa Sede. A partire da metà degli anni Novanta, però, si è operato un progressivo avvicinamento, anche con un accordo per la nomina dei vescovi che ha mostrato di funzionare, e poi con lo stabilimento di una commissione congiunta che si è riunita alternativamente in Vietnam e presso la Santa Sede. Si è arrivati così nel 2011 alla nomina di un rappresentante non residente della Santa Sede ad Hanoi, e poi, quest’anno, si è giunti finalmente all’accordo per la nomina di un rappresentante residente della Santa Sede.
Si tratta dell’ultimo gradino prima delle piene relazioni diplomatiche, che permette uno scambio e una presenza più costante della Santa Sede sul territorio del Vietnam, sei milioni di cattolici che hanno un peso e un ruolo nella nazione comunista.
La lettera del Papa va letta con tutte le sfumature diplomatiche del caso. Il Papa ripercorre la storia deli “buoni rapporti che hanno segnato gli ultimi anni”, che ha portato alla visita del presidente del Vietnam Vo Van Thuong in Vaticano il 27 luglio 2023, incontro – spiega Papa Francesco – che “riveste un significato speciale nel processo di consolidamento delle relazioni tra la Santa Sede e il Viet Nam che, come ricordava San Giovanni Paolo II, è un Paese del quale tutti conoscono e apprezzano il coraggio nel lavoro, la tenacia nelle difficoltà, il senso della famiglia e le altre virtù naturali di cui ha saputo dar prova”.
Papa Francesco parla di una “reciproca fiducia che nel corso degli anni, passo dopo passo, si è rafforzata grazie alle visite annuali della Delegazione della Santa Sede e durante gli incontri del gruppo di lavoro congiunto Viet Nam-Santa Sede”, e sottolinea che grazie a quella si è potuto progredire insieme e si potrà farlo ulteriormente, riconoscendo le convergenze e rispettando le differenze”.