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La sfida salesiana: l’educazione contro lo sfruttamento dei bambini

Donare ai bambini sfruttati e costretti a lavorare un po' di speranza e un futuro migliore è la sfida educativa dei salesiani presentata nel nuovo documentario “Canillitas”

Progetto “Canillitas” |  | Fondazione Don Bosco nel mondo, cartella stampa
Progetto “Canillitas” | Fondazione Don Bosco nel mondo, cartella stampa
Progetto “Canillitas” |  | Fondazione Don Bosco nel mondo, cartella stampa
Progetto “Canillitas” | Fondazione Don Bosco nel mondo, cartella stampa
Documentario presentato in Vaticano |  | VG / ACI stampa
Documentario presentato in Vaticano | VG / ACI stampa

Stare zitti significa essere complici. È proprio questo che nessuno nel mondo dovrebbe fare quando si tratta di sfruttamento minorile. Darsi da fare e donare ai bambini speranza e un futuro migliore è la sfida educativa dei salesiani presentata nel nuovo documentario “Canillitas” prodotto da Misiones Salesianas.

La situazione ad oggi è drammatica. Sono 160 milioni i bambini sfruttati nel mondo. Dunque 1 bambino su 10 è costretto a lavorare, obbligato dalla povertà. Questo espone i piccoli alla violenza, allo sfruttamento, e perchè no, anche alla perdita di dignità. La storia dei “Canillitas”, in spagnolo “i bambini che muovono gli stinchi (le gambe) per trovare da vivere con lavori informali” è raccontata in maniera intensa e diretta nel documentario di 21 minuti diretto da Raúl de la Fuente (vincitore di tre Premi Goya). Narra la piaga del lavoro minorile nel mondo attraverso gli occhi di Edwin, Cristóbal, Moisés, Aquiles, Kioranny e Abril.

Ragazzi giovanissimi costretti come gli altri 340 mila nella Repubblica Dominicana a lavorare nelle fabbriche, nelle miniere, nei campi, nei mercati, nei laboratori tessili, nei bordelli, nelle strade per vendere droga. “Lavoro perché la mia famiglia è povera, ma mi piace andare a scuola perché mi hanno insegnato a leggere e scrivere”, dice Edwin.

Il documentario prodotto da Misiones Salesianos e Fondazione Don Bosco nel mondo vuole denunciare tutto questo. Ma vuole essere anche un’occasione per celebrare la possibilità di rompere questo circolo, anche grazie all’aiuto dell’opera dei salesiani che si prodiga per superare questa terribile situazione.

Da 38 anni i Salesiani della Repubblica Dominicana investono in opportunità e relazioni lanciando il “Progetto Canillitas” con Don Bosco. I numeri parlano chiaro. I salesiani sull’esempio di Don Bosco, che voleva far del bene senza comparire, hanno accompagnato più di 93.000 bambini e bambine, adolescenti e giovani, hanno aiutato più di 70.000 famiglie e, indirettamente, ci sono stati più di 150.000 beneficiari. Offrono formazione professionale, educazione, relazioni, supporto, amicizia.

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“È per noi importante testimoniare, con questo evento, la concretezza della presenza salesiana nel mondo” afferma Alberto Rodriguez Mármol, presidente della Fondazione, intervenuto anche alla presentazione ufficiale del documentario al Campo Santo Teutonico in Vaticano.

“Circa 15.000 missionari che ci presentano le loro proposte di progetto per rispondere agli urgenti bisogni dei giovani in 136 Paesi, a cui noi come Fondazione cerchiamo di dare risposta tutti i giorni, con il necessario sostegno economico, morale e di comunicazione verso i nostri donatori e verso l'opinione pubblica. Siamo convinti – aggiunge il presidente – che la creazione a Cardinale del nostro Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, sia una grande opportunità per portare i Canillitas di tutto il mondo sin nel cuore della Chiesa, perché il carisma di Don Bosco sia operante, vitale e riconoscibile".

Nella Repubblica Dominicana, i programmi salesiani contro lo sfruttamento minorile sono diventati un chiaro esempio per tutto il mondo di come la pedagogia salesiana, grazie all’educazione, riesca a offrire nuove opportunità ai minori i cui diritti sono stati violati.

“Il documentario viaggerà questo mese e il prossimo in cinque Paesi europei e in 12 città della Spagna per presentare il documentario e offrire la propria testimonianza nelle opere salesiane al mattino e in eventi aperti a tutta la città nel pomeriggio”, dice Alberto López Herrero, Portavoce del Dipartimento di Comunicazione di Misiones Salesianas - Procura Missionaria Salesiana di Madrid.

Bisogna fare questo ed altro per ridonare ad un bambino, anche ad uno solo, il suo meraviglioso e inimitabile progetto di vita.

 

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