Parigi , mercoledì, 20. settembre, 2023 18:00 (ACI Stampa).
Travolto da una eccessiva attenzione della stampa su un presunto scandalo sessuale, l’arcivescovo Michel Aupetit di Parigi aveva presentato le dimissioni a Papa Francesco. E questi le aveva accettate “sull’altare dell’ipocrisia”, come lo stesso Papa Francesco aveva spiegato ai giornalisti sul volo di ritorno dal viaggio in Cipro e Grecia il 6 dicembre 2021. Due anni dopo la campagna mediatica, con un nuovo arcivescovo di Parigi nominato e nessun nuovo incarico per Aupetit, è arrivata la notizia che il procedimento per violenza sessuale su persona vulnerabile nei confronti dell’arcivescovo Aupetit è stato archiviato per “assenza di reato”.
Il procedimento era nato da quello che l’arcidiocesi di Parigi considerava un atto dovuto, ovvero la denuncia alla procura di Parigi nei confronti dell’arcivescovo a seguito della scoperta di scambi di posta elettronica tra l’ex arcivescovo e una donna che lasciavano intendere che tra loro ci sarebbero stati rapporti sessuali. L’indagine serviva a determinare se la donna, considerata vulnerabile, fosse stata consenziente, e fino a che punto.
Lo scorso 14 settembre, la Procura di Parigi ha valutato che "non essendo nulla suscettibile di essere classificato penalmente", il procedimento si era chiuso senza ulteriori azioni il 23 agosto.
L’arcivescovo Aupetit aveva sempre negato di aver avuto rapporti sentimentali o sessuali con la donna.
L’arcivescovo Aupetit era stato nominato arcivescovo di Parigi nel 2017. A fine novembre 2021, dopo che diversi giornali gli avevano attribuito una relazione sentimentale con un’altra donna – cosa da lui sempre negata – aveva presentato le dimissioni a Papa Francesco, che le aveva subito accettate.