Francoforte , venerdì, 15. settembre, 2023 14:00 (ACI Stampa).
La Marcia per la Vita raddoppia. L’ormai tradizionale appuntamento con la più importante manifestazione tedesca in difesa della vita, dal suo concepimento alla sua fine naturale, si svolgerà quest’anno per la prima volta dalla sua istituzione nel 2002 in due città contemporaneamente. Per manifestare contro aborto, utero in affitto e suicidio assistito, il popolo pro-life si incontrerà infatti alle ore 13 di sabato 16 settembre alla Porta di Brandeburgo a Berlino, città che tradizionalmente ospita l’evento, e alla stessa ora a Colonia nella piazza del mercato Heumarkt. Quest’anno il motto della Marcia sarà «Einzigartig. Leben wagen» (“Unico. Osa vivere”).
Dal 2020 il numero di partecipanti è in costante crescita, nonostante le restrizioni legate alla prevenzione del corona virus. Ben 4.800 persone hanno partecipato all’edizione 2022, e già almeno 4.000 se ne prevedono per questa diciannovesima edizione. A Berlino la giornata della vita sarà aperta da due messe. La celebrazione cattolica sarà presieduta alle ore 10 nella chiesa di St. Marien Am Behnitz dal vescovo ausiliare di Augusta, monsignor Florian Wörner. Quella cristiana evangelica si svolgerà nella chiesa luterana di Annenstraße 53.
Il vescovo di Ratisbona, monsignor Rudolf Voderholzer, un convinto partecipante alle edizioni precedenti, ha già annunciato la sua adesione alla Marcia e ha criticato la scarsa copertura mediatica che questi eventi in favore della vita ricevono solitamente. In un’intervista all’emittente televisiva cattolica K-TV il presule ha detto che «se 20 persone manifestano da qualche parte per il clima, allora questo finisce subito sui media. Se 7.000 persone si battono per il diritto alla vita dei non-nati, e non manifestano contro qualcosa, ma per la vita, allora bisogna essere contenti se appare in qualche nota a margine». Il vescovo Voderholzer ha invitato a non dipendere dalle percezioni esterne, ma a fare ciò che si ritiene giusto "qui e ora": «Non sta a noi raccogliere, ma dobbiamo seminare. Dobbiamo testimoniare ciò che è buono e poi vedremo cosa porterà alla fine».
Il vescovo di Ratisbona è intervenuto poi anche sulle dinamiche parlamentari dello scorso luglio, quando il Bundestag di Berlino ha bocciato due proposte di legge per regolamentare il suicidio assistito. Il presule si è rallegrato del fatto che i parlamentari tedeschi non abbiano approvato una legge che avrebbe fatto “normalizzato” il suicidio assistito. Voderholzer ha sostenuto che i tabù dovrebbero continuare a essere mantenuti: «Dio il Creatore è il Signore della vita e della morte, non noi umani. C'è bisogno di una grande riverenza e di una cultura della vita, che dobbiamo opporre a una cultura della morte».
Parole di incoraggiamento e di augurio vengono anche da altre diocesi tedesche. Il vescovo di Speyer, Karl-Heinz Wiesemann, e l'arcivescovo di Friburgo, Stephan Burger, esprimono per iscritto il loro sostegno alla Marcia per la Vita. Il vescovo Wiesemann ha ringraziato per l'impegno pubblico e le cure amorevoli date ogni anno a tante persone malate. L'arcivescovo Burger scrive invece che «schierarsi a favore della vita significa vedere la vita di ogni essere umano, prendere in considerazione le paure e le difficoltà, accompagnare e non condannare».