Tolentino , venerdì, 15. settembre, 2023 12:30 (ACI Stampa).
Il 10 settembre a Tolentino si festeggia san Nicola ed il sabato successivo alla festa del Santo chi si reca nel Cappellone del Santuario può ‘prendere’ l’indulgenza plenaria concessa da papa Bonifacio IX con la Bolla papale ‘Splendor paternae gloriae’ del 1 gennaio 1390, come è riportato dalle cronache di Gaetano Moroni nel ‘Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica: da S. Pietro sino ai nostri giorni’, edito nel 1856:
“Bonifacio IX con una bolla, concesse l’indulgenza plenaria nella domenica dentro l’ottava della festa del santo (dunque si celebrava prima della canonizzazione di Eugenio IV), indulgenza che veniva anche accordata a chi visitava la Porziuncola, onore confermato anche da altri Papi”.
Al rettore del Collegio ‘Santa Monica’ di Roma, p. Pasquale Cormio, chiediamo di raccontarci il motivo per cui il perdono è una festa: “Il perdono è una festa, perché è un incontro con la vita e con la Grazia,che profondamente ci rinnova. Ci rendiamo conto che quando viviamo nella condizione del peccato, cioè quando il peccato prende la nostra vita, ci troviamo anche in una situazione di morte, cioè di rottura dei nostri rapporti con Dio, ma anche con i fratelli. Allora il perdono di Dio interviene a restituire la vita, cioè a restituire un rapporto di comunione tra noi, Dio ed i fratelli. San Nicola da Tolentino è proprio questo apostolo del perdono; colui che ha fatto della riconciliazione del sacramento della misericordia il segno della vita che vince la morte”.
In quale modo ci si può accorgere del perdono di Dio?
“Per ricevere il perdono di Dio sono richieste le condizioni che la Chiesa ci offre proprio per preparare la nostra vita a questo dono di grazia. Questo per noi significa accostarci al sacramento della riconciliazione, ricevere l’Eucarestia partecipando alla Santa Messa, facendo la professione di fede,cioè rinnovando la nostra adesione al Signore, pregando per la Chiesa ed i fratelli secondo le intenzioni del papa e manifestando il desiderio di un sincero cambiamento interiore”.