Atene , martedì, 29. dicembre, 2015 15:00 (ACI Stampa).
Si chiama Aegean SAR Operation ed è la nuova missione umanitaria dell’Ordine di Malta. In base ad uno specifico accordo, il Corpo italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta opera a bordo di una nave di MOAS, Migrant Offshore Aid Station, in stretta collaborazione con la Guardia Costiera greca e con le autorità locali.
Si tratta di un’importante operazione di salvataggio per i migranti in fuga dalla guerra lungo la rotta nel Mar Egeo tra la Turchia e la Grecia; una tratta considerata più breve, ma non per questo meno insicura rispetto al Canale di Sicilia. I team imbarcati sulla nave Responder- equipaggiata per il soccorso in mare - sono operativi sin dalla vigilia di Natale. Nella sola mattinata di oggi hanno strappato alla morte 59 migranti, tra cui 6 bambini, a largo dell’isola di Lesvos.
Dal 2008 il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta presta servizio sanitario in mare a bordo delle navi della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza e, sin dall’operazione "Mare Nostrum", con la Marina Militare, garantendo un tempestivo ed efficace intervento nel Canale di Sicilia.
Sette anni durante i quali i medici e gli infermieri hanno sviluppato una specifica capacità di assistenza sanitaria in mare, divenendo specializzati in questo tipo di interventi anche in contesti con condizioni meteo marine estreme. Le squadre dell’Ordine di Malta hanno assistito oltre 40.000 migranti.
“Questa nuova attività umanitaria di soccorso, nel pieno spirito della Misericordia - spiega Mauro Casinghini, Direttore Nazionale del Corpo italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta -permetterà di salvare ancora una volta tante vite umane. Sono certo che la cooperazione con le autorità greche, in questo particolare contesto di emergenza, dia il segnale di solidarietà di cui hanno bisogno questi bambini, donne e uomini in cerca di speranza. Un’attività che sottolinea e rinnova l’impegno dell’Ordine di Malta, che dura da oltre nove secoli”.