Città del Vaticano , martedì, 5. settembre, 2023 15:32 (ACI Stampa).
Sulla beatificazione della famiglia Ulma arriva una precisazione da parte del Dicastero della Cause dei Santi. Il Prefetto del Dicastero, il Cardinale Marcello Semeraro, in riferimento a notizie recentemente diffuse su alcuni organi di stampa in relazione al martirio della famiglia Ulma, di cui sarà celebrato il rito di beatificazione domenica 10 settembre 2023 a Markowa, in Polonia, precisa punti molti importanti riguardo al settimo figlio.
"Al momento dell'eccidio la Sig.ra Wittoria Ulma era in stato di avanzata gravidanza del settimo figlio. Questo figlio è stato partorito nel momento del martirio della madre. Questi, pertanto, è stato aggiunto nel numero dei figli, martiri anche loro. Di fatti, nel martirio dei genitori egli ha ricevuto il battesimo di sangue", sono questi i punti riportati nella nota ufficiale. Una beatificazione in un certo senso unica nel suo genere.
Gli Ulma durante la Seconda Guerra Mondiale accolsero in casa una famiglia ebrea composta da 8 persone. Pur consapevoli del rischio e nonostante le ristrettezze economiche, gli Ulma nascosero la famiglia Goldmann per un anno e mezzo. Il 24 marzo 1944 si presentarono dei gendarmi che perquisirono l’abitazione. Scoperti i Goldmann, i poliziotti trucidarono le due famiglie.
Si legge anche sul sito ufficiale del Dicastero delle Cause dei Santi: "Il settimo figlio, fu trovato nato la settimana successiva, quando alcuni uomini dissotterrarono la famiglia Ulma per una sepoltura più degna. Pertanto, l’età dei piccoli, oltre alla mamma e al papà, va dagli otto anni a neanche un giorno". Fu proprio lo shock e la paura che portarono mamma Wiktoria a partorire il piccolo proprio al momento dell'esecuzione.
Domenica una grande celebrazione in Polonia farà conoscere al mondo intero la storia di amore e martirio di questa straordinaria famiglia.