Città del Vaticano , venerdì, 25. dicembre, 2015 12:25 (ACI Stampa).
"Cristo è nato per noi, esultiamo nel giorno della nostra salvezza!". Con questa invocazione Papa Francesco ha esordito affacciandosi alla Loggia centrale della Basilica Vaticana in occasione del Messaggio natalizio ai popoli e alle nazioni a cui segue la tradizionale Benedizione Urbi et Orbi.
Il Natale - ha spiegato Francesco - è "giorno di misericordia, nel quale Dio Padre ha rivelato all’umanità la sua immensa tenerezza. Giorno di luce che disperde le tenebre della paura e dell’angoscia. Giorno di pace, in cui diventa possibile incontrarsi, dialogare, riconciliarsi. Giorno di gioia: una gioia grande per i piccoli e gli umili, e per tutto il popolo".
Il Natale è un "avvenimento che ogni anno si rinnova nella Chiesa. Il Natale è un avvenimento che si rinnova in ogni famiglia, in ogni parrocchia, in ogni comunità che accoglie l’amore di Dio incarnato in Gesù Cristo". La Chiesa nel Bambino mostra "il Salvatore, perché è l’Agnello di Dio che prende su di sé il peccato del mondo. Insieme ai pastori, prostriamoci davanti all’Agnello, adoriamo la Bontà di Dio fatta carne, e lasciamo che lacrime di pentimento riempiano i nostri occhi e lavino il nostro cuore".
Solo la misericordia del Bambino di Betlemme - ha ricordato Papa Bergoglio "ci può salvare. Solo la Misericordia di Dio può liberare l’umanità da tante forme di male, a volte mostruose, che l’egoismo genera in essa. La grazia di Dio può convertire i cuori e aprire vie di uscita da situazioni umanamente insolubili".
Con la nascita di Gesù "nasce la speranza. Dove nasce Dio, nasce la pace. E dove nasce la pace, non c’è più posto per l’odio e per la guerra".