Città del Vaticano , martedì, 29. agosto, 2023 11:20 (ACI Stampa).
"Nelle parole di saluto rivolte a braccio ad alcuni giovani cattolici russi negli scorsi giorni, com’è chiaro dal contesto in cui le ha pronunciate, il Papa intendeva incoraggiare i giovani a conservare e promuovere quanto di positivo c’è nella grande eredità culturale e spirituale russa, e certo non esaltare logiche imperialistiche e personalità di governo, citate per indicare alcuni periodi storici di riferimento".
Così Matteo Bruni, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, risponde alle domande dei giornalisti in merito alle parole che il Papa ha rivolto a braccio ai giovani cattolici russi durante il Festival della gioventù in Russia.
Proprio ieri, in una dichiarazione ufficiale, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina, commentava "con dolore e preoccupazione" le parole tenute a braccio nel discorso di Papa Francesco durante videoconferenza del 25 agosto.
Le parole del Papa non sono state trascritte ufficialmente nel discorso del Papa pubblicato e diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede, ma sono state ascoltate e diffuse allo stesso modo.
"Presumiamo che le parole di Sua Santità siano state pronunciate in maniera spontanea, senza la pretesa di dare una valutazione storica, né tantomeno l’intenzione di sostenere le ambizioni imperialistiche della Russia. Nonostante ciò, condividiamo il grande dolore suscitato dalle sue osservazioni in vescovi, clero, monaci e fedeli non solo della nostra Chiesa, ma anche di altre confessioni cristiane, nonché di rappresentanti di altre confessioni religiose. Allo stesso tempo, condividiamo anche la grande delusione della società civile ucraina a seguito di queste parole", ha commentato ieri l'Arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina.