Rimini , venerdì, 25. agosto, 2023 10:00 (ACI Stampa).
Nella penultima giornata del Meeting dell’Amicizia tra i Popoli a Rimini è stata presentata la figura di Takashi Paolo Nagai, il medico giapponese scampato alla bomba atomica che da cristiano convertito ha reso una delle testimonianza di fede e di vita tra le più alte dello scorso secolo, ‘Amicizie inesauribili. Ciò che non muore mai, la figura di Takashi Nagai’, con l’abate generale dell’Ordine Cistercense, che ha tratteggiato la figura di questo medico convertitosi al cristianesimo grazie all’incontro folgorante con la moglie Midori, elemento fondamentale nella sua vita. Partecipando per ben due volte alla guerra, Nagai si ammala di leucemia a causa delle radiografie fatte a migliaia di persone. Quando viene sganciata la bomba atomica su Nagasaki perde la moglie e la sua casa viene completamente polverizzata.
Nell’ultima pagina della sua autobiografia scrive: “Ciò che doveva perire era perito. Ciò che doveva morire era morto… Quando mi resi conto che avevo lavorato tutta la vita per qualcosa che era diventato cenere rimasi sconvolto. Tutta la vita per la cenere! Non potevo sopportare una vita senza senso! Dovevo trovare ciò che non perisce. Dovevo aggrapparmi a ciò che non muore mai”.
Pur immobilizzato dalla malattia in una piccola capanna di legno Takashi Nagai diviene una personalità d’ispirazione e di riferimento per tutto il Giappone. Nel libro ‘Pensieri dal Nyokodō’ Takashi Nagai spiega la decisione di vivere in totale povertà: “Tengo per me il minimo necessario per vivere ad un livello essenziale come i miei vicini di casa e ciò che avanza lo devolvo per accrescere la cultura nel mio quartiere. Io non sono certo l’unico qui nella landa atomica a vivere in stato di indigenza…
Se pensiamo che il solo scopo per cui ad alcuni è dato tanto è che lo mettano al servizio del loro prossimo, allora non si potrà dire che il piano del Cielo sia ingiusto… Ecco alcune delle cose che devono essere ricostruite al più presto: la chiesa, le scuole, gli asili, l’orfanotrofio, l’ospedale, il centro comunale per i cittadini. C’è bisogno anche di molti soldi per ripulire il quartiere dalle rovine bruciate, piantare alberi, ricreare giardini in fiore e parchi-giochi per i bambini. Qualunque cifra guadagniamo non sarà mai abbastanza”.
Dal presidente dell’associazione ‘Amici di Takashi e Midori Nagai’, Gabriele Di Comite, ci facciamo raccontare la storia di Takashi Nagai: “Takashi Nagai è un medico giapponese che nasce nel 1908, si converte al cristianesimo e attraversa insieme alla moglie Midori moltissime difficoltà, fino alla tragedia dello scoppio della bomba atomica sulla loro città, Nagasaki. La bomba porta via la amatissima Midori e lui rimane, per sei anni, solo, nel cuore della landa atomica, privato di tutto, fermo in un letto malato di leucemia, con due figli bambini che di lì a poco avrebbe lasciato orfani. Nagai è soprattutto un uomo che ha vissuto tutto questo sempre mosso da un’insopprimibile urgenza di trovare quello scopo (per dirlo con le sue parole) ‘indistruttibile, invincibile ed eterno’, che fosse la Verità a cui dedicare tutto sé stesso. Con lo scoppio della bomba atomica inizia l’ultimo tratto di questo suo percorso, una corsa inarrestabile alla scoperta di ‘Ciò che non muore mai’. Muore in odore di santità nel 1951, avendo dato una testimonianza di fede e speranza così luminose da essere diventato il perno della rinascita umana e materiale della città di Nagasaki. Da oltre 70 anni la sua testimonianza affascina, muove e cambia la vita di moltissime migliaia di persone in tutto il mondo”.