Rimini , venerdì, 25. agosto, 2023 12:30 (ACI Stampa).
Durante l’udienza in Vaticano lo scorso 15 ottobre dello scorso anno con il movimento di Comunione e Liberazione per il centenario della nascita di Don Luigi Giussani, papa Francesco sottolineava la ‘genialità pedagogica e teologica di Luigi Giussani’, con cui è partita l’analisi dell’incontro al Meeting Rimini su ‘La genialità pedagogica di don Giussani’, in cui è stato raccontato il suo genio educativo, come ha sottolineato nell’introduzione il moderatore Alberto Savorana, responsabile delle attività editoriali di Comunione e Liberazione.
“Se l’irrefrenabile passione di comunicazione e di testimonianza conduce il giovane Giussani ad abbandonare la via accademica per gettarsi a capofitto nell’avventura educativa, non per questo egli
rinuncia alla elaborazione coerente del suo pensiero… La novità di metodo della proposta pedagogica di Don Giussani è strettamente connessa all’originalità del suo pensiero cristiano, «trova il terreno della sua ulteriore fioritura proprio nell’esperienza del nascente movimento di Comunione e Liberazione (ora diffuso in più di 90 Paesi nel mondo), e nel dialogo ininterrotto con generazioni di giovani (e poi di adulti) di ogni estrazione. I termini di tale proposta si rivelano ancora di più oggi nel loro carattere essenziale e profetico”.
Durante l’incontro il prof. Carmine Di Martino, docente di Filosofia morale all’Università degli Studi di Milano, ha evidenziato la caratteristica pedagogica del sacerdote di Desio: “Se parliamo di
educazione alla fede, anzitutto il suo punto di partenza, cioè la vivida intuizione del fatto cristiano come realtà presente qui e ora, che cambia la vita dell’uomo,perché alla radice della pedagogia
giussaniana alla fede vi è la concezione del cristianesimo come avvenimento”.
Mentre la prof.ssa Monica Scholz-Zappa, docente di Scienze Linguistiche e Culturali all’Università ‘Albert-Ludwig’ di Friburgo in Brisgovia, ha sottolineato l’aspetto linguistico del fondatore di
Comunione e Liberazione, che ha rinunciato ad una cattedra teologica per l’insegnamento scolastico: “Un termine chiave della sua pedagogia è la ‘verifica’, perché occorre impegnarsi a verificare esistenzialmente la verità dell’annuncio cristiano, attraverso il tentativo di affrontare i
problemi e le urgenze dell’esistenza alla luce dell’avvenimento di Cristo, per sorprenderne la pertinenza, la capacità di risposta”.
E nella giornata precedente mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, si è confrontato con il titolo del Meeting di Rimini, tratta da una sua frase, ‘L’esistenza
umana è una amicizia inesauribile’: “L’esistenza umana è un’amicizia perché l’esistenza è data, è data da un Mistero che ci costituisce. Sta a noi cogliere il tu di Dio come costitutivo della nostra esistenza”.