Gerusalemme , mercoledì, 23. agosto, 2023 16:00 (ACI Stampa).
Un fonte battesimale o un fotisterio? Alla fine è la stessa, cosa ma per gli archeologi che nel 2022 hanno completato una campagna di scavi della basilica di Hippos-Sussita, oggi in Israele , la differenza c'è.
Come spiega Cécile Lemoine sulla rivista Terra Santa, la basilica e soprattutto una cappella a tre absidi "di cui la principale ha conservato la traccia di un tubo di piombo che portava l’acqua verso i fonti battesimali".
18 metri di lunghezza, 13 di larghezza, per Michael Eisenberg direttore degli scavi dal 2000 del "The Zinman Institute of Archaeology University of Haifa" si tratta del più grande luogo dedicato al battesimo rinvenuto in Israele. Ma il dubbio sul nome da cosa nasce? "Abbiamo trovato- dice Eisemberg- un’iscrizione greca che cita un fotisterio (φωτιστήριον). Letteralmente “luogo dell’illuminazione”. È più di un battistero, il “luogo dell’immersione”. Per Michael Eisenberg la parola greca è stata spesso tradotta erroneamente con "battistero".
E non è il primo esempio. La Lemoine scrive che "nella banca dati delle iscrizioni greche del Packard Humanities Institute (Los Altos, Usa) si trovano ad oggi undici chiari esempi della parola phōtistērion, rinvenuti in Galilea, Siria e Giordania in siti risalenti al V-VII secolo, a fronte di due sole menzioni di baptisteria. Il fotisterio più vicino si trova a Kursi, nelle rovine di un’altra chiesa bizantina, a nord del territorio di Hippos.
Non si tratta però di "immersione" come mezzo per il Battesimo ma di "affusione", come si fa oggi e per questo il nome era diverso. Ad Hippos però il luogo del Battesimo è grande abbastanza per la immersione. E allora? Il vescovo ovviamente aveva il "battistero" a fianco alla cattedrale e non nelle altre chiese di Hippos, ma perché era così importante? Le domande non hanno ancora una risposta. Molte città intorno al lago di Tiberiade sono legate alla vita di Gesù e di Hippos non si parla mai, anche se per Michael Eisenberg è qui che si svolge l'episodio degli indemoniati che Gesù libera mandando i diavoli in un branco di porci.