A Roma succede proprio questo. Il Vescovo di Roma che prega con le famiglie di Roma, e con tutti quelli che vengono, perché certo l’attrattiva di Roma è più forte di quello di altre diocesi.
Quindi la messa e poi il passaggio della Porta Santa ed entrare in basilica dove saranno a disposizione molti confessori.
Dalle 9.00 di mattina ci sarà il Rosario meditato, alle 10 la messa con il Papa e a mezzogiorno l’appuntamento per l’ Angelus.
Il Papa sarà accolto da un coro di 200 bambini gestito dalla Associazione Famiglie numerose, e alcune parrocchie che eseguono canti natalizi.
Una cosa semplice ed intensa, un vero evento spirituale. É una offerta per le famiglie per dire: vivete un momento di spiritualità tra di voi, guardando al Signore e scoprendosi uniti con la comunità, la parrocchia, la diocesi. Tanto che anche segretario e sottosegretario del Pontificio Consiglio saranno in diverse diocesi a celebrare la giornata.
E già diverse diocesi ci hanno fatto sapere come celebreranno”.
Che risposte avete avuto dal mondo?
“Alcuni ritorni e soprattutto per il sussidio che abbiamo preparato che serve per attraversare la Porta Santa e lo utilizzeremo a San Pietro, per potersi preparare durante l’attesa dopo la celebrazione per attraversare la Porta. Allora quello è un ottimo momento per riflettere e pregare. Usiamo questo ultimo tratto di cammino per fare un esercizio spirituale familiare. Tutti sono invitati ad arrivare davanti al presepe della piazza, si parte da quel punto, e poi l’idea del sussidio, che è costruito sulla lettera di indizione del Giubileo, è iniziare con un momento di ringraziamento, il Papa nella lettera cita il salmo “ Eterna è la sua misericordia”, e così la famiglia in dialogo è invitata a riconoscere gli eventi belli per cui è riconoscente al Signore. La famiglia così può scrivere il suo proprio almo di ringraziamento. Poi un secondo momento è la riconciliazione all’interno della famiglia: di cosa dobbiamo chiedere perdono al Signore, di cosa dobbiamo chiedere perdono tra di noi. E molte famiglie hanno chiesto un gesto, ed abbiamo pensato ad un abbraccio.
Dopo il dialogo, e il perdono, passata la Porta Santa la proposta è: abbracciatevi e poi girate lo sguardo sul Signore. Una piccola cosa ma che ogni famiglia può fare.
Il libretto si trova on line ed è in cinque lingue. Ma è solo uno spunto”.
Quale sarà il senso del Giubileo per le famiglie?
“Alla fine questo Giubileo deve essere l’irrompere di un annuncio di amore che abita le nostre case e le nostre famiglie. Se si riesce a vivere così si arriva anche a dare l’amore che genera. Infatti l’ultimo passaggio del libretto invita proprio a questo: guardare al Signore che apre la Porta per te, ti accoglie, ti sostiene, ti richiama. E tu che porta vuoi aprire? Si aprono le porte delle chiese perché si aprano le porte delle case. Allora si deve uscire dallo slogan e occorre chiedersi: cosa significa per una famiglia oggi aprire di più una porta?”.
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E per il resto dell’anno ci sono altri progetti?
“La richiesta che abbiamo continuamente è quella di rifare l’incontro per i fidanzati. E se lo facessimo ogni anno riempiremmo Piazza San Pietro. Ma quello che vogliamo è che ogni diocesi possa prendere una iniziativa in questo senso e fare un incontro”.
Per partecipare alla S. Messa del 27 a San Pietro è necessario richiedere il biglietto di ingresso (gratuito) solo ed esclusivamente alla Prefettura della Casa Pontificia (inviare una richiesta via fax al numero +390669885863). Non è invece necessario alcun biglietto per assistere all’Angelus in piazza, dove sono invitate tutte le famiglie di Roma.