Santiago de Compostela , venerdì, 11. agosto, 2023 12:30 (ACI Stampa).
Il Cammino di Santiago di Compostela è una delle vie di peregrinazione più importanti della storia, tanto che la città è considerata la terza città santa per la cristianità dopo Gerusalemme (da cui tutto partì) e Roma. Divenne così importante nel Medioevo, con un massimo splendore tra i sec. XI°-XIII°, che il termine pellegrino (come cita Dante Alighieri nella ‘Vita Nova’) divenne sinonimo del viandante che si dirigeva a Santiago.
Come è scritto nella ‘Legenda Aurea’ del Cammino di Santiago de Compostela, dopo l’ascesa di Gesù al cielo, san Giacomo il Maggiore inizia la sua opera di evangelizzazione della Spagna fino nelle regione della Galizia. Rientrato in Palestina fu decapitato intorno all’anno 44 d.C. Il pellegrinaggio è nato dopo il ritrovamento delle spoglie dell’apostolo, sepolto nella regione della Galizia.
Tra i moltissimi pellegrini quest’anno il Cammino di Santiago de Compostela è stato compiuto anche dalla famiglia Della Ceca, composta da cinque persone, di Tolentino, nelle Marche, a cui abbiamo chiesto una loro presentazione: “Siamo una famiglia di Tolentino, della Diocesi di Macerata. Io mi chiamo Stefano e con Beatrice ci siamo sposati nel 2004. Sono nati 3 figli e tante cose sono successe in questi quasi 20 anni di matrimonio. Quest’anno abbiamo deciso e sentito che era ormai possibile il Cammino di Santiago. Lo abbiamo proposto anche a Sara e Irene che hanno ormai 17 e 15 anni ed erano entusiaste e curiose all’idea di farlo. Lorenzo con i suoi 9 anni non sapeva bene cosa lo aspettasse e in realtà neanche noi. Pensando a lui eravamo preoccupati e quindi abbiamo deciso di non fare tutto il Cammino francese ma di partire da O Cebreiro. In realtà siamo partiti un po’ prima da dove il pullman ci ha lasciati, a Pedrafita, 5 pellegrini con 5 zaini e bastoni! Ci aspettavano circa 170 km in 9 giorni di cammino”.
Come vi siete preparati sia fisicamente che spiritualmente?
“In realtà il cammino è iniziato prima chiedendo a don Giacomo, il parroco della chiesa di san Giacomo della nostra città, la ‘benedizione dei pellegrini’ diretti a Santiago di Compostela (Santiago è il nome spagnolo di san Giacomo maggiore, figlio di Zebedeo, fratello di Giovanni!). Poi le letture di varie guide e della famosa ‘Guida del pellegrino di Santiago’ tratta dal Codex Calixtinus del XII secolo. Inoltre mesi prima abbiamo richiesto le ‘credenziali’ alla confraternita di san Jacopo di Compostela di Perugia, un pieghevole utile da timbrare di giorno in giorno nei luoghi di passaggio, dal punto di partenza all’arrivo. Lo strumento della Credenziale serve per prendere al termine la ‘Compostela’, il documento che attesta l’avvenuto pellegrinaggio alla tomba del Santo. Devo dire che per i nostri figli è stato anche un incentivo a camminare, di giorno in giorno, per cercare i luoghi dove ricevere il timbro! Nei momenti di maggior stanchezza anche questo è stato utile per proseguire il cammino!”