Città del Vaticano , martedì, 8. agosto, 2023 14:00 (ACI Stampa).
Dall’ultima incoronazione di un Papa, avvenuta ormai sessanta anni fa, allo stocco e il berrettone, fino agli Agnus Dei di cera benedetti: sono tutti “riti scomparsi”, ovvero riti che erano parte della liturgia del Romano Pontefice e che ora non si fanno più. Ma sono importanti, ed è importante conoscerli, perché questi riti erano un altro modo in cui la Santa Sede si rappresentava, raccontava se stessa, diceva al mondo il senso del suo esistere.
È per questo che monsignor Stefano Sanchirico, officiale della Archivio Apostolico Vaticano, e già prelato d’anticamera e cerimoniere pontificio, ci accompagnerà alla scoperta di questi riti scomparsi, dando seguito e completamento alle conversazioni sui “Linguaggi pontifici” che svolgiamo per il terzo anno di fila.
Nella prima serie di questi colloqui, ci si era concentrati più sul cerimoniale vaticano, sul modo in cui la Santa Sede si raccontava quando riceveva capi di Stato e capi di governo, sul senso del vestire del Papa di bianco e di rosso, colori che venivano direttamente dall’impero e che venivano mutuati in un lavoro di imitatio imperii, ma anche – oserei dire – resignificatio imperii: dall’impero secolare a quello celeste, dal governo delle cose temporali alla preparazione per le cose del cielo, con un amore presente, fortissimo, sin dagli inizi della Chiesa, per i poveri e gli emarginati.
In fondo, c’è un senso teologico in tutto ciò che si fa, e il fatto che Gesù Cristo sia entrato nella storia, con corpo e sangue, e abbia donato la sua vita, ha reso visibile un dato di fatto: che siamo tutti fratelli perché veniamo da uno stesso Padre.
Da qui nasce il secondo ciclo di linguaggi pontifici, dedicato ai cerimoniali della povertà e della carità. Come dicevamo, i Papi hanno da sempre dedicato parte della loro missione proprio a prendersi cura degli emarginati e dei più poveri. Ma questa funzione primaria del Papa come “padre dei poveri” si ritrovava in antichi riti e paramenti, come il succintorio, in alcuni casi caduti in disuso. Non è caduto in disuso, però, lo spirito e il senso di quei cerimoniali, ed è per questo che vanno raccontati.