Sulla situazione in Portogallo il Papa dice che il processo "va bene" e con serenità e si cerca la serietà nei casi abusati. E chiede la collaborazione ai giornalisti…ricorda che basta un telefonino per filmare un abuso su un minore "in diretta"… e chi sono i responsabili?. Il Papa parla dei risvolti economici e commerciali, dice che "parlare con persone abusate è un'esperienza molto dura. Anche a me fa bene, non perché mi piace ascoltare, ma mi aiuta a prendermi cura di questo dramma".
Poi il Papa dice che non ci sono solo abusi sessuali: c'è l'abuso del lavoro dei minori, delle donne, in molti paesi si ha come metodo l'operazione chirurgica delle bambini ( infibulazione n.d.r.) e questo oggi. All'interno dell' abuso sessuale c'è una "cultura dell'abuso" dice il Papa che l'umanità deve rivedere e convertire.
Sulla saluta tranquillizza tutti e dice che porta una fascia in attesa di rafforzare la muscolatura, "ma sto bene" dice. La vista? Ho tagliato il discorso perché avevo un faro in faccia. E poi dice "quando parlo cerco la comunicazione" e anche nelle omelie "accademiche". Con i giovani serve l'essenziale del messaggio. I giovani non hanno molto tempo di attenzione. Ti possono seguire 8 minuti, dice il Papa e cita la Evangelii gaudium sulla lunghezza delle omelie che alla volte "sono una tortura".
Perché non in Francia? Perché sono preoccupato dalla questione mediterranea dello sfruttamento "criminale" dei migranti, dice. Parla dei "lager" del Nord Africa e consiglia un libro di un migrante e della sua epopea. Si chiama Ermanito, dice e si capisce il dramma dei migranti prima di imbarcarsi. Il cimitero più grande è il Nord Africa. E per affrontare questo problema vado a Marsiglia dice. E spiega che sta visitando i piccoli paesi europei, i grandi paesi li lascio per dopo.
La Chiesa è davvero aperta per tutti? Donne ed omosessuali non possono ricevere tutti i sacramenti, chiede una giornalista tedesca: Allora Chiesa aperta ma non uguale per tutti?
La Chiesa, risponde il Papa, è aperta per tutti. Poi ci sono legislazioni che regolano la vita dentro la Chiesa e uno che è dentro secondo la legislazione - in modo un po' semplificato- non vuol dire che sia chiusa. Ognuno incontra Dio per la propria via dentro la Chiesa che è madre e guida ognuno per la sua strada". Ognuno cerca il modo di andare avanti e quindi tutti, malati e sani, è chiaro il Signore. Buoni e cattivi.
La Chiesa è madre e non una ditta per cui per entrare ci sono regole, ma spiega il Papa un'altra cosa è la ministerialità nella Chiesa, il modo di portare avanti il gregge, e ci vuole pazienza e accompagnamento. Ognuno fa la sua strada nella Chiesa senza pubblicità.
Come ha vissuto la GMG il Papa? A Rio era monumentale, questa è la più numerosa- dice il Papa- più di un milione, alla veglia un milione 400- 600
I giovani sono una sorpresa. E cercano di guardare aventi, la questione è saperli accompagnare e che non si stacchino dalle radici.
Parla del dialogo, degli errori che tutti hanno fatto e l"a vita è così, ma il Signore ci aspetta sempre perché misericordioso. È Padre. E la misericordia va oltre a tutto".
E i giovani che lottano contro la depressione? E se qualcuno decide di suicidarsi, cosa direbbe lei ai familiari di questa persona che per l'insegnamento cattolica sul suicidio soffrono pensando che sia andato all'inferno?
Ce ne sono molti- ricorda il Papa- e dice: "in dialogo con i giovani che approfittato per dialogare un bravo ragazzo per si fanno una domanda se cosa pensa del suicidio? …e alla fine mi ha detto grazie, perché l'anno scorso io ero indeciso se fare o non fare". E aggiunge: "in alcuni Paesi che sono molto, molto esigenti, né nelle nell'università i giovani che non riescono a prendere la laurea o avere qualche lavoro si suicidano perché sentono una vergogna molto grande. Non dico che sia una cosa di tutti i giorni, ma è un problema, è un problema attuale".
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