Città del Vaticano , venerdì, 4. agosto, 2023 13:00 (ACI Stampa).
La “offensiva di pace” di Papa Francesco per l’Ucraina si dettaglia nella missione del Cardinale Matteo Zuppi, che è stato a Kyiv, Mosca, Washington e sarà presto a Pechino, ma anche nell’idea di un rappresentante permanente che possa essere un punto di contatto tra russi e ucraina per il ritorno a casa dei bambini ucraini, tema principale della missione del Cardinale Zuppi. Papa Francesco lo rivela in una conversazione con la rivista spagnola Vida Nueva, un serrato botta e risposta con i redattori pubblicato oggi in un numero che celebra i 65 anni della rivista.
E sì, nell’intervista c’è anche altro: dal fatto che il Papa si senta “una vittima dello Spirito Santo”, perché tutto era pronto per la sua pensione a Buenos Aires – dove tra l’altro il Papa non è mai tornato - alla condanna della rigidità dei giovani preti. Ma la notizia si trova nelle ultime righe, dove si parla anche velocemente di Nicaragua, e dove il Papa ammette di aver chiesto al presidente brasiliano Lula una mediazione per la liberazione del vescovo Álvarez, condannato in Nicaragua e in prigione da mesi. Il Papa riferisce anche di un lavoro in corso per un viaggio in Kosovo e conferma l’intenzione di andare in Argentina il prossimo anno, e annuncia un incontro per la pace ad Abu Dhabi alla vigilia del Summit ONU sul Clima di Dubai.
Raccontando il Conclave di dieci anni fa che lo elesse Papa, Francesco dice di aver avuto diversi segnali, come la visita del Cardinale di La Habana, a Cuba, che voleva le note di quello che aveva detto alle congrgazioni generali, in cui aveva tenuto il famoso discorso in cui si parlava della Chiesa in uscita. E il cardinale Ortega disse “Ho un ricordo del Papa”, mentre il Cardinale Errazuriz gli chiese: “Hai già preparato il discorso che terrai sul balcone”?
Ma Papa Francesco racconta di aver ignorato tutti questi segni, anche quando degli elettori europei gli chiesero di conoscere di più dell’America Latina, e “non mi venne in mente che mi stavano facendo un esame”. E poi, il dialogo con il Cardinale Ravasi, che li rallentò al punto che quasi rimanevano fuori dalla Sistina per le votazioni; e l’orami celebre attenzione del Cardinale Hummes, che gli chiese di non dimenticarsi dei poveri”.
Papa Francesco parla anche del Sinodo, che fu “un sogno di Paolo VI”, ricorda del tempo in cui fu segretario del Sinodo del 2001 – il cardinale Egan, arcivescovo di New York, rimase in città per stare vicino alla popolazione dopo l’11 settembre – e mette in luce che “si purificavano le cose”.