Lisbona , giovedì, 3. agosto, 2023 12:30 (ACI Stampa).
A Lisbona sventolano tante bandiere tricolore dell'Italia. Sono i giovani italiani venuti alla Giornata Mondiale della Gioventù con Papa Francesco. Sono il secondo gruppo più numeroso, quasi 60.000 ragazzi, vengono subito dopo gli spagnoli, a quota 77.000 circa. Ieri sera i giovani dell'Italia tutta si sono incontrati presso il Passeio Maritimo de Alges, per un momento di preghiera, di festa e di riflessione presieduto dal Cardinale Zuppi.
Oltre al Presidente della CEI, presenti all'evento speciale anche tutti i vescovi italiani che in questi giorni stanno accompagnando i ragazzi a Lisbona. Gioia, commozione, entusiasmo: questi sono i sentimenti dei partecipanti che, anche la mattina del 2 agosto, hanno seguito con attenzione la Catechesi ( "Rise up", così si chiamano gli eventi di evangelizzazione a Lisbona) legata ai temi della GMG.
Il Cardinale Zuppi interviene durante la grande festa tricolore. “Allenarsi nella fede imparando ad amare Gesù. In questi giorni tutti noi ci stiamo allenando ed è qualcosa che non finisce mai, come l’amore. Qualche volta si inciampa quante cadute, non troviamo il modo giusto, alleniamoci ad imparare ad amare Gesù. Ognuno di noi è pieno nella fede e imparando ad amare può cambiare questo mondo, combattendo il male e l’ingiustizia”. Un pensiero va anche all’Ucraina e il Presidente CEI cita una poesia di Don Tonino Bello.
Lo spettacolo ha avuto anche ospiti molto conosciuti al pubblico italiano, come cantanti, attori, volti noti.
Il Cardinale Zuppi è intervenuto anche alla catechesi della mattina e ha fatto capire ai giovani che il Signore ci ama così come siamo, deboli e sbagliati. “Io amo la Chiesa anche con tutte le difficoltà. Diffidate di quelli che sembrano angeli: c’è qualcosa che non funziona. L’amore vince il male e nessuno di noi è libero dal male. Ce lo portiamo dentro, qualche volta facciamo delle cose non buone. E il Signore non si scandalizza, ma ci vuol bene, deboli, fragili come siamo. Ci aiuta a cambiare perché ci ama e ci chiede di amare”, commenta l'Arcivescovo di Bologna.