Francoforte , martedì, 25. luglio, 2023 14:00 (ACI Stampa).
L’estate e il maggior tempo libero dal lavoro invitano a mettersi in cammino, liberi dalle preoccupazioni quotidiane. Per un paese come la Germania, da sempre amante delle Wanderungen, delle escursioni, questo periodo dell’anno diventa occasione anche di lunghi pellegrinaggi a piedi, come il Cammino di Santiago. Chi ha più tempo (e fiato) può cominciare il pellegrinaggio già in Germania, per poi riconnettersi con il famoso Cammino Francese in Spagna. Come siano organizzati i cammini in Germania lo chiediamo a Beate Steger, docente e redattrice specializzata in pellegrinaggi, nonché curatrice del sito www.deutsche-jakobswege.de e di altri portali dedicati ai Cammini in Europa.
Signora Steger, lei ha mai percorso il Cammino? Da dove è partita? Mi racconti brevemente la sua esperienza?
«Dal 2001 al 2002 ho fatto un viaggio di un anno in bicicletta intorno al mondo. Uno degli itinerari che ho percorso è stato il Cammino di Santiago in Spagna, da Pamplona a Santiago de Compostela. Questa prima esperienza sul Camino de Santiago ha risvegliato il mio desiderio di percorrere il “Camino Francés”, che ho fatto per la prima volta nel 2007. In seguito, sono stata contagiata dal cosiddetto virus del pellegrinaggio. Ho iniziato a esplorare il “Cammino de Santiago” in Germania e sono seguiti altri percorsi di pellegrinaggio come il “Cammino portoghese” di Santiago o il “Cammino Finisterre”. Dal 2018 lavoro come freelance per la rivista Der Pilger (“Il pellegrino”, ndr) e così si è consolidata la mia attenzione per il "pellegrinaggio", che ora è praticamente diventato la mia professione».
I tedeschi, come si sa, amano camminare. Ma il Cammino di Santiago è stato creato come percorso religioso nel Medioevo, affinché i peccatori potessero espiare i peccati più gravi, i cosiddetti majora delicta. Secondo la sua esperienza, perché i tedeschi percorrono questo cammino? Cosa cercano? È solo sport e vacanza o c'è qualcosa di più dietro? E fino a che punto secondo lei il Cammino di Santiago è ancora un'esperienza religiosa?
«Penso che sia una buona domanda, non solo in relazione alla Germania. Penso che le persone vadano in pellegrinaggio perché hanno perso il loro legame con la Chiesa e sono alla ricerca. Alcune persone sono certamente attratte dal fatto che le buone infrastrutture della Spagna consentono di andare in pellegrinaggio a basso costo, grazie ai numerosi ostelli e ai menu economici per pellegrini disponibili ovunque. Forse anche l'idea di poter incontrare persone provenienti da tutti i Paesi è attraente. E poi viene l'aspetto spirituale e religioso, perché la Chiesa non è più così importante come un tempo. Ma non credo che questo aspetto sia più importante o diverso per i tedeschi rispetto ai pellegrini di altri Paesi».