Città del Vaticano , mercoledì, 19. luglio, 2023 10:00 (ACI Stampa).
Una delle caratteristiche dei pontificati del periodo temporale era quello dell’impegno per le opere edilizie. Il papato di Leone XII non fa eccezione, e molte iniziative vengono prese in vista del Giubileo anche se poi di fatto i lavori si estendono per diversi anni.
Uno dei lavori portati a termine da Leone XII è la sistemazione di Piazza del Popolo completata proprio alla vigilia del Giubileo del 1825.
Vengono realizzate le fontane al centro dei due emicicli, sormontate da gruppi scultorei: la dea Roma fra il Tevere e l’Aniene (verso il Pincio); Nettuno fra due tritoni e delfini (verso il Tevere), opere di Giovanni Ceccarini. Inoltre, rimossa dal centro della piazza la fontana cinquecentesca, si esegue il nuovo basamento dell’obelisco, formato da una gradinata a pianta quadrata, con statue di leoni agli angoli che gettano acqua in sottostanti vasche.
Come ricordano Carlo Benveduti e Maurizio Caperna nel loro contributo nel Quaderno del Consiglio regionale delle Marche dedicato al Giubileo di Leone XII, quello che non è immaginabile oggi è che proprio alle spalle di piazza del Popolo, oltre alle “beccherie” progettate da Valadier, si decide nel maggio 1824 di costruire il macello pubblico della città. Iniziativa igienica necessaria a causa della diffusione in città dei mattatoi privati.
Il progetto e la realizzazione vengono affidati a Giovanni Battista Martinetti, ispettore delle acque e strade che conclude i lavori nel 1826 con una piazza destinata al mercato, due locali per i macelli, stalle e una copiosa rete idrica.