Ravenna , venerdì, 14. luglio, 2023 14:00 (ACI Stampa).
Nell’ambito del programma formativo 2022-2023, FIDAE (Federazione Istituti di Attività Educative) riparte riproponendo la consolidata esperienza del Campus estivo ‘La scuola senza confini’, iniziativa nata dai temi sviluppati durante il convegno Fidae 2022 e i webinar del progetto ‘#vogliamo fare scuola fase 4’, in programma a Ravenna da domenica 16 a sabato 22 luglio.
Un’esperienza di formazione realizzata in continuità con i percorsi degli ultimi anni, dedicata a insegnanti e al corpo non docente delle scuole, in quanto “ogni cambiamento ha bisogno di un cammino educativo che coinvolga tutti, per questo è necessario costruire un villaggio dell’educazione dove, nella diversità, si condivida l’impegno di generare una rete di relazioni umane e aperte”.
Alla presidente nazionale, Virginia Kaladich, abbiamo chiesto se è possibile costruire una ‘scuola senza confini’: “Noi ce le metteremo tutta, come ogni anno. Questi momenti formativi, al di fuori del percorso scolastico, sono importanti perché permettono ai partecipanti di approfondire alcuni temi caldi. Inoltre, ed è forse la parte più interessante, c’è un sano confronto di buone pratiche tra colleghi che lavorano nello stesso ambito ma in territori diversi con peculiarità e differenze significative. E questo è il primo passo per costruire la scuola senza confini di cui parleremo a Ravenna nei prossimi giorni. Tanti gli interventi di relatori di primissimo piano che presenteranno strategie e itinerari per guardare al futuro di una scuola senza confini: Europa, progettazione Erasmus, innovazione finalizzata al benessere e all’armonia in un contesto scolastico e anche delle possibilità che il PNRR apre anche per le scuole paritarie”.
Ma, allora, è possibile costruire un umanesimo della bellezza?
“La bellezza è il faro che ci permette di accedere alla conoscenza e anche alla fede. E per noi, scuole paritarie cattoliche, è fondamentale tracciare un nuovo cammino in questi anni di post pandemia, un evento che ha sconvolto tutti noi e ha cambiato per sempre la scuola. Si sono aperte infinite possibilità perché finalmente sono entrate, nel vocabolario comune e nell’uso quotidiano, linguaggi e piattaforme online che negli anni passati erano appannaggio di poche categorie o dei nostri giovani che, molto spesso, non le usavano per finalità educative. Anche in questo settore non bisogna mai perdere di vista che è il bello a muovere gli uomini perché, come ha detto più volte Papa Francesco, unisce Dio, l’uomo e il creato in un’unica sinfonia. È il bello che facilita la trasmissione del sapere, che aiuta l’apprendimento e anche la formazione del bagaglio culturale di ognuno, perché è la bellezza che salverà il mondo, come afferma il principe Miškin nell'Idiota di Dostoevskij”.