Varsavia , mercoledì, 12. luglio, 2023 12:30 (ACI Stampa).
Il processo di riconciliazione polacco – ucraina iniziò nel 1987. Aveva uno sponsor, Giovanni Paolo II, che da santo fu poi nominato protettore di quel percorso di riconciliazione. E aveva un precedente, la riconciliazione polacco – tedesca, sancita dalla lettera dell’episcopato polacco a quello tedesco in cui si sottolineava: “Perdoniamo e chiediamo perdono”. Oggi, la riconciliazione polacco – ucraina sembra essere quasi compiuta. Anche perché, nell’ambito della invasione su larga scala della Russia sull’Ucraina, la Polonia è stato il Paese che più di tutti è stato vicino all’Ucraina. E che questa riconciliazione sia ormai cosa compiuta lo testimonia una dichiarazione congiunta della Chiesa Greco Cattolica Ucraina e l’episcopato di Polonia firmata il 7 luglio.
L’occasione era l’80esimo anniversario della tragedia di Volyn. La dichiarazione è chiamata “Perdono e riconciliazione”. Firmatari della dichiarazione, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, padre e capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, e l’arcivescovo Stanisław Gądecki, Metropolita di Poznań e Presidente della Conferenza Episcopale della Polonia.
I due presuli non si sono limitati alla firma della dichiarazione. L’8 e il 9 luglio hanno partecipato a un pellegrinaggio da Varsavia e Lutsk, e il 9 luglio, poi, nella chiesa cattedrale dei Santi Pietro e Paolo a Lutsk, c’è stata una preghiera per le vittime della tragedia delle vittime guidata proprio dai due.
Tre le caratteristiche di questa commemorazione. La prima: vi hanno partecipato anche i rappresentanti del Consiglio pan-Ucraino delle Chiese e delle Organizzazioni Religiose, incluso il metropolita Epifanio, primate della Chiesa Ortodossa Ucraina, e il vescovo cattolico armeno Marcos Hovhannisyan. La seconda: la Dichiarazione Congiunta è stata firmata da Chiesa Greco Cattolica Ucraina, la Conferenza Episcopale dei vescovi cattolici di rito latino in Ucraina e l’Eparchia Greco-Cattolica di Mukachevo. La terza: che la commemorazione si svolge proprio nel contesto di una invasione su vasta scala che ha visto la grande solidarietà del popolo polacco - solidarietà che, si spera, contribuisca alla riconciliazione finale tra Ucraina e Polonia e alla guarigione delle ferite della memoria.
Prima di andare avanti, però, c’è bisogno di chiarire le vicende storiche. La tragedia di Volyn è accaduta 80 anni fa, ed era l’oggetto della commemorazione. Nel 1943, infatti, la regione di Volyn fu lo scenario in cui si consumò il lavoro di pulizia etnica dei nazionalisti ucraini contro i polacchi, supportati attivamente dalla popolazione locale. Le vittime di quel massacro non furono solo polacchi, ma anche russi, ebrei, armeni, cechi e numerose altre minoranze nazionali.