Città del Vaticano , mercoledì, 28. giugno, 2023 9:12 (ACI Stampa).
Dopo lo stop della scorsa settimana per la convalescenza dovuto all’intervento all’intestino, stamane l’ultima Udienza Generale prima della sospensione – come ogni anno – per il mese di luglio Papa Francesco la dedica allo zelo apostolico di Santa Mary MacKillop, australiana, fondatrice delle Suore di San Giuseppe del Sacro Cuore, canonizzata nel 2010 da Papa Benedetto XVI.
“Come Maria Maddalena – ha detto il Papa - Mary era convinta di essere lei pure inviata a diffondere la Buona Notizia e ad attrarre altri all’incontro con il Dio vivente. Ella capì che per lei il modo migliore di farlo era attraverso l’educazione dei giovani, nella consapevolezza che l’educazione cattolica è una forma di evangelizzazione.”.
“Una caratteristica essenziale del suo zelo per il Vangelo – ha proseguito - consisteva nel prendersi cura dei poveri e degli emarginati. Una persona non può andare avanti nella santità se non si dedica anche a loro. Si spendono i soldi per le armi, e non per dare i pasti. Questo la spingeva ad andare là dove altri non volevano o non potevano andare. Mary MacKillop era convinta che lo scopo dell’educazione è lo sviluppo integrale della persona sia come individuo sia come membro della comunità; e che questo richiede sapienza, pazienza e carità da parte di ogni insegnante”.
“L’educazione – ha sottolineato il Pontefice - non consiste nel riempire la testa di idee, ma nell’accompagnare e incoraggiare gli studenti nel cammino di crescita umana e spirituale, mostrando loro quanto l’amicizia con Gesù Risorto dilati il cuore e renda la vita più umana. Questa visione è pienamente attuale oggi, quando sentiamo il bisogno di un patto educativo capace di unire le famiglie, le scuole e l’intera società”.
“Mary – ha detto ancora - aveva molta fede nella Provvidenza di Dio: era sempre fiduciosa che in qualsiasi situazione Dio provvede. Ma questo non le risparmiava le ansie e le difficoltà derivanti dal suo apostolato, e ne aveva buone ragioni. Tuttavia rimaneva tranquilla, portando con pazienza la croce che è parte integrante della missione. Non si è arresa nei momenti di prova e di oscurità, quando la sua gioia era smorzata dall’opposizione e dal rifiuto. Tutti i santi hanno avuto opposizione, anche dalla Chiesa. Rimaneva convinta che, anche quando il Signore le assegnava il pane dell’afflizione e l’acqua della tribolazione, Egli stesso avrebbe presto risposto al suo grido e l’avrebbe circondata con la sua grazia. Questo era il segreto del suo zelo apostolico. Il suo esempio e la sua intercessione sostengano il lavoro quotidiano dei genitori, degli insegnanti, dei catechisti e di tutti gli educatori, per il bene dei giovani e per un futuro più umano e pieno di speranza”.