Città del Vaticano , domenica, 25. giugno, 2023 12:12 (ACI Stampa).
“La Chiesa fin dalle origini ha conosciuto, insieme alle gioie, tante persecuzioni. Sembra paradossale: l’annuncio del Regno di Dio è un messaggio di pace e di giustizia, fondato sulla carità fraterna e sul perdono, eppure riscontra opposizioni, violenze e persecuzioni”. Lo ha detto il Papa, stamane, introducendo la preghiera mariana dell’Angelus.
Gesù – ha spiegato il Pontefice – ci invita a non aver paura, “ci dice di non farci bloccare dalla paura, ma di temere piuttosto di buttare via la propria vita. Non bisogna tanto temere di subire incomprensioni e critiche, di perdere prestigio e vantaggi economici per restare fedeli al Vangelo, ma di sprecare l’esistenza a inseguire cose di poco conto, che non riempiono di senso la vita”.
Anche oggi – ha aggiunto Francesco – “si può essere derisi o discriminati se non si seguono certi modelli alla moda, che però mettono spesso al centro realtà di secondo piano: le cose anziché le persone, le prestazioni anziché le relazioni”.
Francesco ha infine ricordato che “rimanere fedeli a ciò che conta costa; costa andare controcorrente, liberarsi dai condizionamenti del pensare comune, essere messi da parte da chi segue l’onda. Ciò che conta è non buttare via il bene più grande: la vita. Solo questo deve spaventarci”.
“Mi ha addolorato quanto accaduto in centro penitenziario femminile in Honduras. Prego per le defunte, per i familiari: la Madre dell’Honduras aiuti i cuori a aprirsi alla riconciliazione e alla convivenza fraterna”, ha detto il Papa, dopo aver recitato l’Angelus.