Città del Vaticano , mercoledì, 21. giugno, 2023 14:00 (ACI Stampa).
Nel 2022, Aiuto Alla Chiesa che Soffre ha ricevuto e redistribuito 145.995.491 euro, 13 milioni più del 2021. Le donazioni record sono derivate dalla generosità di oltre 364 mila privati benefattori. A queste, si sono aggiunti 2,7 milioni di precedenti riserve, che hanno portato a finanziare 148,7 milioni di euro di progetti.
Sono le cifre del rapporto sulle attività di Aiuto alla Chiesa che Soffre. Diffuso la scorsa settimana, il rapporto certifica le cifre di un impegno e arriva alla vigilia di un altro rapporto, ancora più atteso, che è quello sulla libertà religiosa nel mondo, che sarà presentato il 22 giugno.
Cosa ha fatto Aiuto alla Chiesa che Soffre con i soldi ricevuti? L’82,6 per cento, pari a 122,8 milioni di euro) è stato destinato ad attività legate alla missione di ACS. Tra questi, il finanziamento di progetti specifici (87,2%) e l'opera di informazione, la difesa dei cristiani e l’evangelizzazione (12,8%). Il 17,4% delle spese totali, pari a 25,9 milioni di euro, è stato destinato all'amministrazione (6,7%) e alla raccolta fondi (10,7%).
La maggior parte degli aiuti è andato in Ucraina, che ha ricevuto aiuti per 9,5 milioni di euro per alleviare la difficile situazione che ci si trova a vivere con la guerra in corso attraverso 353 progetti. I progetti erano in particolare destinati ad aiutare sacerdoti, religiosi, seminaristi e altri operatori della Chiesa che hanno lavorato con i rifugiati.
Allargando lo sguardo alle aree geografiche, l’Africa è stata destinataria del 31,5 per cento degli Aiuti. Segue il Medio Oriente con una quota del 18,1 per cento, e l’Europa Centro-Orientale, cui sono stati destinati il 17,1 per cento degli aiuti.