Città del Vaticano , martedì, 20. giugno, 2023 16:00 (ACI Stampa).
La situazione in Turchia, dove il terremoto ha messo a dura prova la popolazione e dove le elezioni hanno portato i loro strascichi. Quella in Iran, in un rapporto con la Chiesa che vive di alti e bassi, tra collaborazioni prestigiose con l’Università di Qom e il non rinnovo di visti per le suore missionarie. Quella in Eritrea, ormai avamposto di tutte le situazioni di crisi dell’Africa, dove si trova evacuato anche il personale della nunziatura in Sudan. Sono i tre focus in discussione alla Riunione Opere per l’Aiuto delle Chiese Orientali (ROACO), che è cominciata il 19 giugno con l’incontro dello steering committee e che proseguirà fino al 22 giugno, con l’udienza da Papa Francesco, che coglie sempre l’occasione per fare il punto delle situazioni in Medio Oriente.
La R.O.A.C.O. (Riunione Opere Aiuto Chiese Orientali) è un Comitato che riunisce tutte insieme le Agenzie-Opere di vari Paesi del mondo, che s'impegnano al sostegno finanziario in vari settori, dall'edilizia per i luoghi di culto, alle borse di studio, dalle istituzioni educative e scolastiche a quelle dedite all'assistenza socio-sanitaria. E’ presieduta dal Prefetto della Congregazione, ed ha come Vice-Presidente il Segretario del Dicastero. Oltre alla C.N.E.W.A. (Catholic Near East Welfare Association) (Stati Uniti d’America), approvata da papa Pio XI nel 1928, e alla Pontificia Missione per la Palestina (Stati Uniti d’America), creata nel 1949, ne fanno parte Agenzie che raccolgono aiuti in Germania, Francia, Svizzera, Paesi Bassi e Austria.
In pratica, la ROACO è un punto di osservazione necessario per comprendere cosa succede nel “lato Est” della Chiesa, che include la Terrasanta, punto di osservazione privilegiato. La mattina del 20 giugno, l’arcivescovo Claudio Gugerotti, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali e Presidente della ROACO, presiede la Messa durante la quale si prega per tutti i benefattori.
La prima sessione, la mattina del 20 giugno, si soffermerà sulla situazione in Terrasanta. Tra le relazioni, quello dell’arcivescovo Adolfo Tito Yllana, delegato apostolico a Gerusalemme; di Padre Francesco Patton, OFM, Custode e Guardiano del Monte Siano; e di padre Peter Bray, FSC; vice cancelliere della Betlehem University. Saranno anche condivise le in formazioni sulla Colletta Pro Terra Sancta del 2022. A fine mattinata il Segretario di Stato vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, interverrà presentando l’azione diplomatica della Santa Sede in riferimento all’Ucraina, al Medio Oriente, e all’Etiopia.
Il pomeriggio, invece, si parlerà di Turchia e Iran, con le relazioni del nunzio in Turchia, l’arcivescovo