Città del Vaticano , domenica, 18. giugno, 2023 12:12 (ACI Stampa).
Rientrato nella mattinata di venerdì in Vaticano dopo il ricovero al Policlinico Gemelli, questa mattina Papa Francesco non ha voluto mancare al tradizionale appuntamento per la recita dell’Angelus affacciandosi dal Palazzo Apostolico come ogni domenica a mezzogiorno.
“Desidero esprimere gratitudine per l’affetto, la premura, l’amicizia e il sostegno della preghiera durante il mio ricovero. Questa vicinanza umana e spirituale mi è stata di aiuto e di conforto”, ha esordito il Papa.
“Il regno di Dio – ha ricordato Francesco introducendo la preghiera mariana - si è fatto vicino, viene in mezzo a noi. E questa non è una notizia tra le altre, ma la realtà fondamentale della vita. Se il Dio dei cieli è vicino, noi non siamo soli in terra e anche nelle difficoltà non perdiamo la fiducia”.
“Dio – ha sottolineato il Pontefice - non è distante, ma è Padre, ti conosce e ti ama; vuole tenerti per mano, anche quando cadi e fai fatica a rialzarti e riprendere il cammino. Anzi, spesso nei momenti in cui sei più debole puoi sentire più forte la sua presenza. Lui conosce la strada, Lui è con te, Lui è tuo Padre”.
“Annunciare Dio vicino – ha aggiunto - è invitare a pensarsi come un bambino, che cammina tenuto per mano dal papà: tutto gli appare diverso. Il mondo, grande e misterioso, diventa familiare e sicuro, perché il bambino sa di essere protetto. Non ha paura e impara ad aprirsi: ecco perché la vicinanza di Dio è il primo annuncio: stando vicini a Dio vinciamo la paura, ci apriamo all’amore, cresciamo nel bene e sentiamo il bisogno e la gioia di annunciare”.