Città del Vaticano , lunedì, 19. giugno, 2023 9:00 (ACI Stampa).
Mentre il mondo protestante riscopriva San Tommaso d’Aquino, il mondo cattolico guardava con nuova luce a Lutero e Calvino. Così, come è stata fatta “una migliore distinzione tra Tommaso e il Tomismo”, così si è operata una distinzione tra “i riformatori e il protestantesimo”. Parlando lo scorso 9 giugno alla Plenaria della Pontificia Accademia San Tommaso d’Aquino, il Cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, guarda a questa sorta di paradosso, questo meccanismo di interesse reciproco che può essere una tappa ulteriore del dialogo ecumenico.
La 21esima sessione plenaria della Pontificia Accademia San Tommaso è stata co-organizzata con il Dicastero della Promozione dell’Unità dei Cristiani e con l’Istituto Tomistico dell’Angelicum sul tema “Tomismo e Protestantesimo”, con lo scopo di affrontare la relazione tra tomismo e protestantesimo “sia dal punto di vista storico che nella prospettiva della teologia sistematica di dialogo”, si legge nel concept della plenaria.
Un concept che guarda anche alle varie pubblicazioni di questi ultimi tempi che certificano l’interesse dal mondo protestante per il doctor Angelicus. Così, nel 2017 esce Aquinas among the Protestants, nel 2021 The Oxford Handbook of the Reception of Aquinas ha dedicato diversi capitoli alla ricezione di San Tommaso dai protestanti, mentre el 2022, la rivista protestante Credo magazine ha pubblicato un numero su “Cosa i protestanti possono imparare da Tommaso d’Aquino”. Non solo: l’editore protestante Crossway Publishing intende pubblicare una serie “Thomas Aquinas for Protestants”.
Un fermento che non poteva non catturare l’attenzione dei tomisti. Rivolgendosi ai membri della plenaria, il Cardinale Koch ha ricordato che spesso si è detto che Lutero aveva descritto Tommaso come “fonte e fondazione di ogni eresia, errore e dimenticanza del Vangelo”, sebbene poi ci siano eccezioni riguardo questa linea in alcuni rappresentanti della Scolastica protestante. E allora quale è la ragione di questo rinnovato interesse sul tomismo del protestantesimo?
Per il cardinale, ci sono tre fattori. Il primo è sicuramente la riscoperta di Tommaso d’Aquino da alcuni studiosi protestanti, che ha permesso di “mettere in luce la rilevanza dei suoi commenti biblici, tema certamente caro al protestantesimo, e o i suoi legami con Agostino, anche questo tema importante perché il protestantesimo è spesso stato descritto come frutto dell’agostinismo”.