Roma , venerdì, 9. giugno, 2023 18:00 (ACI Stampa).
Antonio, un uomo vissuto otto secoli fa, ma per milioni di fedeli, devoti, pellegrini, è un contemporaneo, un amico…Ovviamente è un santo, a cui chieder aiuto con fiducia. Alla vigilia della festa a lui dedicata questo rapporto intimo si rinnova, si rinsalda. E mostra di essere più vivo che mai. Antonio da Padova si conferma una delle figure più amate di sempre e la sua presenza si ripropone con forza e vivezza anche in questi tempi attraversati da scetticismo, tristezza, mancanza di speranza.
Con Antonio, invece, tutto appare così miracolosamente fresco, capace di scuotere e ridare la voglia di affrontare la vita come una
meravigliosa avventura.
Grazie anche a letture che lo fanno conoscere o riscoprire più profondamente. Don Luigi Maria Epicoco, autore molto letto e seguito, per le Edizioni Messaggero Padova ha appena pubblicato La libertà di Antonio. Un testo in cui la biografia di Antonio è rivissuta a partire dalle sue scelte di vita “obbligate”, che non si sofferma
quindi sugli eventi eroici e straordinari, bensì racconta soprattutto gli alti e bassi, luci e ombre, crisi e ripartenze. L’intento dell’autore, da lui stesso così definito, è proprio quello di «tirar giù dal baldacchino sant’Antonio, tirarlo giù dalle nicchie affinché egli possa tornarci utile come uomo concreto con i piedi per terra. Infatti abbiamo bisogno di restituire a questo santo tutta la sua umanità e la sua drammatica concretezza».
Insomma, un santo a cui nei secoli ci si è rivolti per chiedere aiuto, soccorso, intercessione, ma che è stato e rimane un uomo con tutte le spine dell’esistenza e i limiti della propria natura.
Pensiamo sempre ai santi come persone toccate da un destino fuori della norma, capaci di vivere in modo eccezionale. Invece, perché non conoscere la sensazione di sconfitta quando vede naufragare miseramente il suo progetto di andare in missione, naufragare letteralmente con una barca affondata e una malattia che sembra portarlo alla morte…si chiede perché, come chiunque
davanti alla miseria dei sogni fatti a pezzi dalla realtà, con una differenza: lui riesce a comprendere che noi non siamo la somma delle nostre esperienze, ma la somma delle nostre scelte.