La persona e quei diritti, descritti nel secondo articolo della Carta costituzionale italiana, risuonano nella sua enciclica Pacem in terris quali inalienabili e correlati ai diritti umani.
Nel documento del 1962 si legge: ”in una convivenza ordinata e feconda va posto come fondamento il principio che ogni essere umano è persona cioè una natura dotata di intelligenza e di volontà libera; e quindi è soggetto di diritti e di doveri che scaturiscono immediatamente e simultaneamente dalla sua stessa natura: diritti e doveri che sono perciò universali, inviolabili, inalienabili”.
Scorrendo la biografia di monsignor Roncalli, al servizio della Sede Apostolica in Bulgaria, ad Istanbul e dal 1944 a Parigi l’impegno per la pace e la promozione umana sono la base del proprio apostolato e della rappresentanza della Sede Apostolica, come organismo di diritto internazionale.
In tali contesti rafforza i rapporti fra le parti sociali e contribuisce alla formazione di un clero spiritualmente e culturalmente preparato. Tutela con apposite misure i diritti del Popolo di Dio affidato alle proprie cure di pastore.
In virtù del proprio servizio diplomatico riesce a salvare molti ebrei sia in Turchia che in Francia.
Eletto Pontefice nel 1958 la vicinanza ai piccoli ed ai sofferenti è parte del proprio modo di indirizzare e guidare l’azione apostolica: la visita all’ospedale romano del Bambino Gesù, quella al carcere di Regina Coeli, ed alle parrocchie romane ne sono une esempio.
Fu un padre buono e premuroso, guardò in avanti seppur legato alla tradizione ma con lungimiranza e amore al prossimo.
Nella stessa Pacem in Terris, in relazione ai diritti della persona, ha modo di osservare: “I diritti naturali testé ricordati sono indissolubilmente congiunti, nella stessa persona che ne è il soggetto, con altrettanti rispettivi doveri; e hanno entrambi nella legge naturale, che li conferisce o che li impone, la loro radice, il loro alimento, la loro forza indistruttibile. Il diritto, ad esempio, di ogni essere umano all’esistenza è connesso con il suo dovere di conservarsi in vita; il diritto ad un dignitoso tenore di vita con il dovere di vivere dignitosamente; e il diritto alla libertà nella ricerca del vero è congiunto con il dovere di cercare la verità, in vista di una conoscenza della medesima sempre più vasta e profonda”.
Un indissolubile legame fra diritti e doveri è parte di quel lavoro per la promozione di una società migliore e sempre più ispirata ai principi cattolici. Canonizzato da Papa Francesco il 27 aprile 2014, la sua testimonianza è segno di amore al vangelo ed alla collettività di tutti i tempi.
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