Città del Vaticano , mercoledì, 31. maggio, 2023 9:16 (ACI Stampa).
Il Papa, continuando il ciclo di catechesi "La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente", incentra la sua meditazione sul Venerabile Matteo Ricci. Quando si parla di Matteo Ricci viene subito in mente la Cina. "Ricci e un suo confratello si prepararono molto bene, studiando accuratamente la lingua e i costumi cinesi, e alla fine riuscirono a ottenere di stabilirsi nel sud del Paese. Ci vollero diciotto anni, con quattro tappe attraverso quattro città differenti, prima di arrivare a Pechino", dice il Papa.
"Qual è stato il suo segreto? Egli ha seguito sempre la via del dialogo e dell’amicizia con tutte le persone che incontrava, e questo gli ha aperto molte porte per l’annuncio della fede cristiana. La sua prima opera in lingua cinese fu proprio un trattato "Sull’amicizia", che ebbe grande risonanza. Per inserirsi nella cultura e nella vita cinese in un primo tempo si vestiva come i bonzi buddisti, all'usanza del paese, ma poi capì che la via migliore era quella di assumere lo stile di vita e le vesti dei letterati come i professori universitari ", spiega il Pontefice.
"Tuttavia, la fama di Ricci come uomo di scienza non deve oscurare la motivazione più profonda di tutti i suoi sforzi: l’annuncio del Vangelo, lui con il dialogo scientifico dava testimonianza della propria fede - aggiunge Francesco - Oltre alla dottrina, sono la sua testimonianza di vita religiosa, di virtù e di preghiera, la sua carità, la sua umiltà e il suo totale disinteresse per onori e ricchezze, che inducono molti dei suoi discepoli e amici cinesi ad accogliere la fede cattolica. Era saggio, credente, furbo, una personalità che testimonia con la propria vita quello che annuncia. La forza più grande è la coerenza".
"Matteo Ricci muore a 57 anni, lo spirito e il metodo missionario di Matteo Ricci costituiscono un modello vivo e attuale. La coerenza di vita, lui è grande perchè coraggioso, perchè è stato coerente. Domandiamoci dentro: sono coerente?", conclude con questa domanda il Papa l' udienza generale in Piazza San Pietro.