Città del Vaticano , lunedì, 29. maggio, 2023 18:00 (ACI Stampa).
Che cosa è davvero la " Sede vacante"? Come e chi esercita il "munus petrinum" nel periodo che va dalla fine di un pontificato all'inizio di un altro?
Sono solo alcune della domande della seconda tappa di una serie di incontri di studio alla Gregoriana sull'esercizio del potere dei Pontefici: I modi di governo del Papa, e nello specifico "Il tempo della Sede vacante". Come spiegano Roberto Regoli e François Jankowiak responsabili dell'evento nella loro introduzione ai lavori.
Il tema della autorità durante la " Sede vacante" è davvero intrigante. Il Papa governa anche quando non c'è? In qualche modo si con una legge particolare "ma anche e in modo speciale governa l’auctoritas papale impersonale e comunque reale tramite la forza della simbologia degli spazi, del cerimoniale e della liturgia più specifica".
Ci sono poi i cardinali. Il Collegio cardinalizio è "un corpo che, con la sua autocoscienza ecclesiale e politica, tiene relazioni con i sovrani e il resto della Chiesa, anche quella romana, in cui è incardinato e dunque di cui è espressione". La storia è testimone di eventi davvero singolari nelle vicende papali.
Spiegano Roberto Regoli e François Jankowiak: "A volte i condizionamenti del papa morto possono essere assai stringenti. È il caso dei papi Pio VI (1775-1799) e Pio VII (1800-1823), che, avendo vissuto in tempi di persecuzione della Chiesa e soprattutto del Papato, avevano delegato prima ad una congregazione cardinalizia, poi ad un singolo cardinale e infine anche un semplice prelato pieni poteri papali su tutta la Chiesa, che continuavano ad esercitarli anche nel tempo della sede vacante con la giustificazione del bene spirituale dei fedeli".