Roma , sabato, 27. maggio, 2023 10:00 (ACI Stampa).
È una delle feste più importanti e significative per i cristiani la Pentecoste, che cioè la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli riuniti nel Cenacolo. È l’inizio della predicazione dei discepoli di Gesù. Raccontano gli Atti degli Apostoli che “mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo”, il Cenacolo. Oggi quel ritrovarsi in tante città del mondo è come quel radunarsi “tutti assieme nello stesso luogo” per ascoltare la Parola di Dio e continuare a vivere assieme nella memoria del Signore che loro avevano visto Risorto.
In questa domenica, quindi, celebriamo il momento nel quale lo Spirito Santo scende sugli apostoli riuniti nel cenacolo insieme con Maria, “come potenza dell'amore di Dio che viene a dare fiamma di vita, calore, energia nuova alla comunità del Cristo Risorto”, spiega il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo: “nell’annunziare che Gesù è risorto, i discepoli parlano all'umanità intera e in tutte le lingue possibili”. Quando si annunziano le opere di Dio, continua il vescovo di Aversa, “si abbattono tutte le barriere e l'umanità si riscopre partecipe dell’unica sua vocazione: spezzare il pane, condividere la ricchezza del bene”. Nel presentarsi in mezzo ai suoi discepoli, Gesù affida a loro la più grande opera di Dio, ovvero “quel perdono che non è dimenticanza del peccato, ma è riconciliazione per una rinascita di vita nuova. Questo è ciò che siamo chiamati a vivere: che lo Spirito Santo infonda in noi la potenza della sua misericordia, perché con questa forza possiamo diffondere in tutta l'umanità tutto ciò che è vita e dono di Dio”. E tante le iniziative come veglie e processioni nelle diocesi italiane per questa Festa.
A Perugia sarà inaugurata la nuova vetrata artistica della chiesa di Santo Spirito che rappresenta “la salita al Cielo del Cristo benedicente”, come spiega il parroco mons. Saulo Scarabattoli, vicario episcopale della Prima Zona pastorale della diocesi di Perugia-Città della Pieve. Una festa ricca, in questa parrocchia dedicata allo Spirito Santo che si concluderà domenica sera con il concerto canoro del Coro lirico dell’Umbria che eseguirà l’opera “Suor Angelica” del grande compositore Giacomo Puccini (1858-1924) del quale il prossimo anno si celebrerà il centenario della morte. Nella stessa assemblea diocesana che culminerà con la celebrazione della Veglia di Pentecoste, questa sera nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia, presieduta dall’arcivescovo Ivan Maffeis.
Nella diocesi di Siracusa questa sera veglia di Pentecoste presieduta dall’ arcivescovo, Francesco Lomanto, p nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime con la partecipazione di tutte le parrocchie, delle associazioni e dei movimenti laicali, dei sacerdoti, religiosi, dei diaconi e dei fedeli. “Nella lettera pastorale per questo anno mariano Sanctificati in veritate scrivevo che la vita di perfezione dei singoli e delle comunità è frutto sempre dell’azione dello Spirito Santo: quanto più cresce la docilità dello Spirito, tanto più egli realizza capolavori di santità” - ha scritto nel suo messaggio per la Pentecoste l'arcivescovo Lomanto: “diventa allora necessario come comunità diocesana invocare il dono dello Spirito Santo perché possiamo camminare insieme verso la santità, con il desiderio dell’incontro come lo è stato per Maria che in fretta si alzò per andare dalla cugina Elisabetta. Non vogliamo restare chiusi nelle nostre accoglienti e confortanti comunità ma vogliamo aprirci all’incontro, che, come monito e dono dello Spirito, ci spinge all’unità”.
A Prato veglia di preghiera, questa sera, promossa dalla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali nella cattedrale di Santo Stefano. Durante la celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo Giovanni Nerbini, sono previsti anche due battesimi: quello di un bambino e quello di una giovane albanese della parrocchia di Sant’Ippolito in Piazzanese, che riceverà anche la prima comunione e la cresima. Lei si chiama Kelina, ha 28 anni, e si è avvicinata alla fede grazie al fidanzato Enrico, originario di Napoli e residente a Prato da molti anni: “insieme a lui – spiega la giovane – ho scoperto la bellezza di vivere un cammino cristiano, il prossimo anno abbiamo intenzione di sposarci e così ho maturato la scelta di ricevere i sacramenti. In questo percorso mi hanno accompagnato il parroco don Paolo Bini e la comunità parrocchiale di Sant’Ippolito”.