Città del Vaticano , lunedì, 14. dicembre, 2015 12:05 (ACI Stampa).
Finisce l’Anno della Vita consacrata e la domanda è: in cosa consiste la vita dei fratelli laici? San Francesco lo è stato perché non è mai stato sacerdote, ed è forse l’esempio più splendente della importanza di questa particolare condizione nella vita del Popolo di Dio.
Per questo la Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica ha deciso di preparare un documento che riguarda proprio loro, i “fratelli” che sono il volto di Cristo per tutta l’umanità.
Nella Chiesa del post Concilio Vaticano II la caratteristica principale è la comunione, e proprio questa dimensione è legata ad una speciale sensibilità per la dignità dei più piccoli.
Il testo è stato presentato dal cardinale João Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica e da José Rodríguez Carballo, O.F.M., Arcivescovo Segretario della medesima Congregazione.
Il fratello laico condivide con tutti ovviamente la missione dei laici del mondo, ma con dei doni diversi che vanno vissuti a pieno.