Milano , martedì, 23. maggio, 2023 16:00 (ACI Stampa).
‘Parrocchie, tecnologie, cultura digitale’ sono le parole chiave di un articolo che la prof.ssa Alessandra Carenzio, docente di ‘Didattica e Pedagogia speciale’ all’Università Cattolica di Milano, e don Marco Rondonotti, ricercatore al CREMIT (Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Innovazione e alla Tecnologia) dell’Università Cattolica di Milano, hanno pubblicato nel primo numero del 2023 di ‘Dizionario di dottrina sociale della Chiesa. Le cose nuove del XXI secolo’, rivista trimestrale online dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (Centro di Ateneo per la dottrina sociale della Chiesa) edita da ‘Vita e Pensiero’.
Attingendo ai lavori del prof. Pier Cesare Rivoltella e della prof.ssa Lucia Boccacin, si fa sostanzialmente il punto sulla relazione tra parrocchie e digitale. Da un lato essa si può esemplificare in base a tre prospettive, dette della pastorale 1.0, 2.0 e 3.0, a seconda che il digitale sia utilizzato solo per informare, o finalizzato a collaborare tra i parrocchiani, o considerato come un ambiente da abitare al di là dei confini territoriali e antropologici.
D’altro lato si possono individuare, in seguito alle analisi (effettuate nel 2020 insieme a WeCa e alla Cei) delle pratiche, cinque profili di comunità: ‘impermeabile’, che rigetta i media; ‘neofita’, che vi si sta approcciando con modalità di tipo strumentale; ‘potenziata’, che attraverso il digitale estende le relazioni; ‘festiva’, che associa i media all’idea celebrativa e conviviale della festa; e infine ‘connessa’, dove le tecnologie sono di casa.
Stimolati dall’articolo e sollecitati dal tema di questa 57^ Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali dal titolo ‘Parlare col cuore. Secondo verità nella carità’, celebrata domenica 21 maggio, in cui papa Francesco ha descritto il significato del ‘parlare con il cuore’, ho chiesto loro di spiegare in quale modo è possibile ‘comunicare cordialmente’:
“Con l’annuale Messaggio per la Giornata mondiale per le Comunicazioni sociali quest’anno il papa ci ha invitati a ‘parlare con il cuore’, sottolineando l’importanza di praticare sempre una comunicazione autentica. Possiamo dire che per assumere questo atteggiamento è necessario, oltre che il saper rinunciare alla comunicazione strategica, che desidera mantenere una posizione di vantaggio rispetto all’interlocutore, imparare a vivere un autentico dialogo con l’altro. Ci vuole un po’ di curiosità, per non essere sempre centrati sulle proprie necessità, ma anche umiltà, per non cadere nella tentazione del giudizio, e un grande allenamento nell’utilizzo di parole non aggressive ma miti.