Londra , sabato, 20. maggio, 2023 14:00 (ACI Stampa).
Una giovane inglese con la sindrome di Down sfida le le leggi sull'aborto del Regno Unito alla Corte europea dei diritti dell'uomo.
Heidi Crowter, 27 anni, di Coventry nel Regno Unito afferma che l'attuale legislazione discrimina le persone con disabilità consentendo l'aborto fino alla nascita se il feto ha una condizione come la sindrome di Down. La madre di 27 anni, che fa attivamente campagne sui social media, ha annunciato la sua decisione di appellarsi dopo che la Corte Suprema del paese ha rifiutato di ascoltare il suo caso.
Crowter ha fatto una campagna per un cambiamento nella legge dal 2018, quando si è unita a una sfida legale portata da un'altra madre il cui figlio ha la sindrome di Down.
Sostiene che la legge reca il messaggio che le persone con disabilità non siano valutate allo stesso modo delle altre e che viola i loro diritti umani. "Nel 2023, viviamo in una società in cui le persone disabili sono valutate allo stesso modo dopo la nascita ma non nel grembo materno", ha detto in una dichiarazione.
Il governo del Regno Unito difende la legge come equilibrio tra i diritti delle donne e i diritti del nascituro. Dice che l'aborto è una scelta personale e che le donne dovrebbero avere accesso a servizi sicuri e legali. La Corte d'Appello ha stabilito nel novembre 2022 che la legge non era illegale e non interferisce con i diritti dei disabili viventi.