Roma , venerdì, 19. maggio, 2023 18:00 (ACI Stampa).
Don Lisander – il nome con cui tutti ormai hanno imparato a chiamarlo – giace nella penombra della sua vasta stanza. Tutti i rumori della casa o quelli che trapelano dalla via, dai cortili, dalla vita che scorre nonostante tutto, lo raggiungono nella sua ovattata penombra sono fiochi, lontani, trasformati in un’eco remota, mentre il tempo si dilata all’infinito. Forse in quella penombra che per tutti è diventata il luogo di una straziante agonia, ora sfilano le ombre che popolano la mente sfinita di don Alessandro: quelle dei suoi figli falcidiati dalla morte, da anni e da qualche mese soltanto, insieme a quelle delle mogli e degli amici che lo hanno lasciato nelle lande sconfinate del dolore…le ombre delle sue “creature”, Lucia, Renzo, l’Innominato, il cardinal Federigo, fra Cristoforo, e quelle che ha “ricreato” nella sua poesia, Napoleone fra tanti…Una lunga teoria di persone e personaggi che lo hanno accompagnato per tutta la vita. Forse tra di loro in un momento si è apoerto un varco ed è trapassata una luce intensa , un Volto di bellezza abbacinante, che si avvicina e si china su di lui, lo guarda con infinita compassione, mentre il cuore accelera gli ultimi battiti…
Molti hanno descritto o immaginato la morte di Alessandro Manzoni , in quel 22 maggio di 150 anni fa. E abbiamo modestamente provato a farlo anche noi, per rievocare e celebrare i 150 anni dalla scomparsa di Manzoni. E sono, per fortuna, in tanti e in molti modi coloro che lo stanno facendo. Nel campo dell’editoria ci sono da segnalare molte interessanti iniziative. Dalla casa editrice Giunti manda in libreria in questi giorni il volume a fumetti 'PaperManzoni', la nuova opera della Disney ispirato al grande scrittore, dopo le due grandi e indimenticabili parodie del 1976 e del 1989, riproposte insieme alle nuove “interpretazioni”. Una lettura godibilissima e imprevedibile.
“La Civiltà Cattolica” pubblica una monografia dedicata all’autore de” I Promessi Sposi”: una celebrazione della grandezza del poeta, ma anche del suo particolare legame con la rivista dei gesuiti. Manzoni morì la sera del 22 maggio 1873, e la sua morte ebbe vasta eco sulla stampa nazionale ed estera, tale era la fama già in vita del poeta lombardo, anche fuori dei confini della penisola. Tuttavia, il fascicolo de “La Civiltà Cattolica” immediatamente successivo all’evento non riportò la notizia o quasi. Se ne trova solo un accenno – nove righe, 97 parole in tutto – in un pezzo che tratta delle morti illustri tra i “protagonisti della rivoluzione”. Erano i tempi della polemica aperta da tempo dai gesuiti de La Civiltà contro i liberali e i sostenitori dell’Unità d’Italia e il “pregiudizio” verso il poeta ebbe vita fino agli anni Venti del Novecento. Tutto radicalmente cambiato, nel frattempo. Del resto anche Papa Francesco ama Manzoni e, proprio nella sua prima intervista concessa al direttore della rivista nel 2013, disse: "Ho letto il libro I Promessi Sposi tre volte e ce l’ho adesso sul tavolo per rileggerlo. Manzoni mi ha dato tanto".
Le edizioni San Paolo presentano una nuova edizione di un’opera che ora si ripresenta con un tono di grande attualità. Si tratta delle "Osservazioni sulla morale cattolica", scritte per rispondere alle tesi dello storico ginevrino Sismondo de Sismondi che nell'opera Storia delle Repubbliche italiane del medioevo aveva sostenuto che la morale cattolica era stata responsabile della corruzione dei costumi e della vita politica italiana.
Manzoni risponde punto per punto a queste “accuse”, anzi in qualche modo ribalta le considerazioni e vuole dimostrare la grande forza etica della fede cattolica. Un’etica non sganciata dalla realtà ma neppure sottomessa, per così dire, alle logiche della storia e del consesso civile.