Città del Vaticano , mercoledì, 17. maggio, 2023 12:30 (ACI Stampa).
Il Cardinale Sean Patrick O’Malley, presidente della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, ha detto nel suo discorso di apertura all’ultima plenaria che “le frequenti indicazioni” di Papa Francesco hanno fatto spegnere il timore che la commissione avrebbe perso indipendenza nel momento in cui sarebbe stata inclusa nei ranghi del Dicastero per la Dottrina della Fede, come definito nella Praedicate Evangelium.
Diffuso la scorsa settimana, il discorso di apertura del Cardinale all’ultima plenaria è denso di dettagli. A partire dalla lentezza con cui si sono definite le relazioni tra Dottrina della Fede e Commissione, e che la Segreteria di Stato ha a volte reso noto che la commissione non ha la categoria, lo status e la giurisdizione di un dicastero, e quindi “è un organo inferiore in Curia, in termini di categoria, giurisdizione e diritto”.
Per questo, nelle riunioni dei capi dicastero “il tema della salvaguardia è assente, così come è assente dalle riunioni e dalle attività a livello interdicasteriale”, e questo sembra essere “una grave lacuna che non era prevista nei dibattiti sulla nuova costituzione.
Tuttavia, il Cardinale O’Malley vede anche positivamente la questione, perché il lavoro di prevenzione alla disciplina “è questione comune in molte parti della società civile, per cui il collocamento congiunto potrebbe essere molto fruttifero”. Allo stesso tempo, la Commissione “non deve essere vista come soggetta, e, così, inclusa nel sistema della disciplina della giustizia nella Chiesa”.
Nella sua relazione, il Cardinale O’Malley ha ripercorso la storia della commissione, ha parlato del mandato “vago” che ha avuto all’inizio, ne ha sottolineato i meriti nell’ispirare alcune nuove pratiche, e nel fare formazione. Ora è un periodo di riforma.