Città del Vaticano , domenica, 14. maggio, 2023 12:10 (ACI Stampa).
Francesco si affaccia alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare anche questa domenica il Regina Caeli con i fedeli ed i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro. Il Vangelo di oggi, sesta domenica di Pasqua, ci parla dello Spirito Santo, che Gesù chiama Paraclito e il Papa parte proprio da questo.
“Lo Spirito Santo, cioè, non ci lascia soli mai, sta vicino a noi, come un avvocato che assiste l’imputato stando al suo fianco. E ci suggerisce come difenderci di fronte a chi ci accusa. Ricordiamo che il grande accusatore è sempre il diavolo. Riflettiamo su questi due aspetti: la sua vicinanza a noi e il suo aiuto contro chi ci accusa”, dice Francesco.
“Lo Spirito Santo vuole stare con noi: non è un ospite di passaggio che viene a farci una visita di cortesia. È un compagno di vita, una presenza stabile, è Spirito e desidera dimorare nel nostro spirito. È paziente e sta con noi anche quando cadiamo. Rimane perché ci ama davvero: non fa finta di volerci bene per poi lasciarci soli nelle difficoltà, no e’ leale”, spiega il Pontefice prima della preghiera mariana.
Per il Papa lo “Spirito Paraclito è anche esigente, perché è un amico vero, fedele, che non nasconde nulla, che ci suggerisce cosa cambiare e come crescere. Ma quando ci corregge non ci umilia mai e non infonde mai sfiducia; al contrario, ci trasmette la certezza che con Dio ce la possiamo fare, sempre. Questa è la sua vicinanza. Una bella certezza”.
“Se invochiamo lo Spirito, impariamo ad accogliere e ricordare la realtà più importante della vita, che ci protegge dalle accuse del male: siamo figli amati di Dio”, conclude il Papa.