Roma , sabato, 13. maggio, 2023 14:00 (ACI Stampa).
“Il tredici maggio apparve Maria a tre pastorelli in Cova d'Iria. Ave, Ave, Ave Maria! Ave, Ave, Ave Maria!”, l’eco, forte, del coro di migliaia di fedeli riempie il piazzale di uno dei santuari mariani più famosi al mondo: è il santuario della Madonna di Fatima; qui, nel 1917 la Madonna apparve ai piccoli Lucia, Francisco e Giacinta. Fatima, uno dei polmoni della spiritualità mondiale, assieme a Lourdes, altra meta di migliaia di fedeli ogni anno. Fatima con il suo silenzio e il suo raccoglimento che tanto ricorda il silenzio della Vergine Maria; un luogo che è ormai legato nella storia anche al tragico attentato di san Giovanni Paolo II che proprio alla corona della Madonna di Fatima ha donato il proiettile che quel 13 maggio del 1981 lo lasciò miracolosamente in vita.
E, come tutti i principali santuari mariani, anche Fatima è meta dei pellegrinaggi che l’Unitalsi, Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali, organizza ogni anno. Il 2023 per l’associazione fondata da Giovanni Battista Tomassi è un anno speciale: sono infatti 120 anni dalla sua fondazione. 120 che sono trascorsi con grandi cambiamenti e sviluppi; 120 anni che hanno visto incrementare le attività dell’associazione di volontariato più famosa d’Italia. E sul legame tra Fatima e l’Unitalsi, Aci Stampa ha voluto ascoltare la voce del suo presidente, Rocco Palese. Nelle sue parole l’iperbole di una gloriosa storia d’amore.
Presidente Palese, 120 anni sono un traguardo importante. Quali sono i suoi sentimenti a riguardo?
Profonda gratitudine a Dio, prima di tutto. E questa gratitudine non può che incarnarsi se non nel servizio, prima di tutto; nella vicinanza alle fasce più deboli del nostro quotidiano: questo è sempre stato il nostro obiettivo da 120 anni. Oggi più che mai - penso al periodo del covid che ci ha svegliato, in un certo senso, al tema della precarietà umana - è necessario essere prossimi a chi è nel bisogno, fisicamente, spiritualmente e materialmente. Fin dalla sua fondazione del 1903, l’Unitalsi ha avuto ben chiara la sua missione che fino a oggi si rinnova in tante nostre attività. Fra queste, quelle dei pellegrinaggi, ovviamente.
Parliamo, ora, proprio di questi, dei pellegrinaggi che hanno sempre contraddistinto l’attività dell’Unitalsi. Cosa può dirci in merito?