Città del Vaticano , domenica, 13. dicembre, 2015 12:16 (ACI Stampa).
Dopo aver aperto la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano, Cattedrale di Roma, Papa Francesco si è affacciato dalla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per la recita dell’Angelus.
Commentando il Vangelo della III Domenica di Avvento il Papa ha ripreso la domanda rivolta a Giovanni Battista: Che cosa dobbiamo fare? Il Battista invita alla condivisione e alla conversione “che si manifesta in impegni concreti di giustizia e di solidarietà. E’ la strada che Gesù indica in tutta la sua predicazione: la strada dell’amore fattivo per il prossimo”. “E il monito agli esattori delle tasse è chiaro – dice a braccio Francesco – non fare tangenti!”.
Nessuno è escluso dalla strada della salvezza perché “Dio è ansioso di misericordia”. Anche oggi – aggiunge il Papa – “occorre convertirsi, bisogna cambiare direzione di marcia e intraprendere la strada della giustizia, della solidarietà, della sobrietà: sono i valori imprescindibili di una esistenza pienamente umana e autenticamente cristiana”.
La III Domenica di Avvento è la domenica della gioia: “chi si converte sente, la gioia. Oggi ci vuole coraggio a parlare di gioia, ci vuole soprattutto fede! Il mondo è assillato da tanti problemi, il futuro gravato da incognite e timori. Eppure il cristiano è una persona gioiosa, e la sua gioia non è qualcosa di superficiale ed effimero, ma di profondo e stabile, perché è un dono del Signore che riempie la vita. La nostra gioia deriva dalla certezza che il Signore è vicino”.
Al termine della recita dell’Angelus Francesco ha parlato dell'accordo "da molti definito storico" al vertice sul clima di Parigi. "Servirà - ha ammonito il Pontefice - generosa dedizione ed impegno. Auspicando attenzione per i popoli più vulnerabili, esorto tutta la comunità internazionale a proseguire con sollecitudine il cammino intrapreso con una solidarietà sempre più fattiva".