Città del Vaticano , venerdì, 12. maggio, 2023 9:39 (ACI Stampa).
Il Papa ricorda due fatti. Una signora che porta un cagnolino in carrozzina e una signora ad una udienza che chiede la benedizione di un cagnolino e dice: "l'ho sgridata. Tanti bambini hanno fame".
Cosi apre il suo intervento Papa Francesco alla terza edizione degli Stati Generali della Natalità. Dopo l'apertura del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che rivendica il diritto e la bellezza di avere figlio che lo Stato deve difendere, il Papa dice: "Oggi mettere al mondo dei figli viene percepito come un’impresa a carico delle famiglie. E questo, purtroppo, condiziona la mentalità delle giovani generazioni, che crescono nell’incertezza, se non nella disillusione e nella paura".
Il Papa fa riferimento alla parola crisi di cui aveva parlato la Meloni e dice: dalla crisi non si esce da soli e non si esce uguali. Parla dei problemi pratici "che interpellano la politica, perché è sotto gli occhi di tutti che il mercato libero, senza gli indispensabili correttivi, diventa selvaggio e produce situazioni e disuguaglianze sempre più gravi".
Una cultura nemica della famiglia dice il Papa, quella che si vive oggi. E le più danneggiate sono le donne che "sono schiave della regola del lavoro selettivo che impedisce la maternità".
E aggiunge : "Occorrono perciò politiche lungimiranti. Occorre predisporre un terreno fertile per far fiorire una nuova primavera e lasciarci alle spalle questo inverno demografico. E, visto che il terreno è comune, come comuni sono la società e il futuro, è necessario affrontare il problema insieme, senza steccati ideologici e prese di posizione preconcette".