Macerata , venerdì, 12. maggio, 2023 9:00 (ACI Stampa).
Martedì 9 maggio a Macerata sono state inaugurate e benedette due statue di p. Matteo Ricci (gesuita nato a Macerata e ‘missionario in Cina) e Paolo Xu Guangqi, poste sulla facciata della cattedrale di san Giovanni, giunte dalla Cina, grazie alla generosità dei cattolici di Pechino e di Shangai, alla presenza del segretario di Stato Vaticano, il card. Pietro Parolin, accolto dal vescovo, mons. Nazzareno Marconi, dal sindaco e presidente della provincia, Sandro Parcaroli, e dal presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, insieme alle alte cariche civili e militari del territorio.
Un’offerta importante nel segno dell’amicizia e nel nome del gesuita maceratese e del suo prediletto amico ed allievo, che ha vissuto un momento importante con il saluto delle Istituzioni e la santa messa celebrata dal card. Parolin, che nell’omelia ha sottolineato che essi sono stati “una scintilla di luce, un centro di amore, un fermento vivificatore della massa, perché vissero in comunione con Dio. Ora tocca a noi”.
Citando l’enciclica ‘Pacem in Terris’ di san Giovanni XXIII, il segretario di Stato vaticano ha ricordato che “la pace vera è quella che viene da Dio”, e consiste nell’ “essere una sola cosa con Lui e saper perdonare tutti, anche i nemici… In un momento fatale per la pace nel mondo, difficile come quello che stiamo vivendo da più di un anno è importante rendere omaggio alle figure del venerabile gesuita maceratese e del suo più grande amico cinese”.
Ed ha proseguito, evidenziando il valore dell’amicizia: “I due, pur appartenendo a culture distanti e diversissime, si incontrarono nell’amicizia e generarono amicizia sociale, non fingendo di essere uguali ma avvicinandosi nella vicendevole stima ed affrontarono insieme una sfida anche oggi attuale, nel profondo rispetto della grandezza culturale della Cina, di condividere con il popolo cinese l’inestimabile dono del Vangelo, offerto come via di sapienza dal Signore a tutti gli uomini desiderosi di salvezza”.
Infine ha sottolineato la ‘grande opera’ di p. Matteo Ricci, che è stato ‘unico straniero che ha aiutato i cinesi a capire se stessi’, capace di favorire il dialogo con l’Oriente anche attraverso uno speciale mappamondo: “Uno stratagemma che permise di dare pare dignità geografica alla Cina e all’Europa, spostando la prima al centro e ridimensionando la seconda della stessa grandezza. Paolo Xu, mandarino dell’Impero di altissimo livello, ne rimase entusiasta da grande patriota qual era, come allo stesso tempo fu un cattolico convinto”.