Milano , mercoledì, 10. maggio, 2023 16:00 (ACI Stampa).
La chiamano Festa dei Fiori e il 9 maggio la Chiesa di Milano celebra la festa del Seminario. I "fiori" sono appunto i seminaristi, 15 diaconi che il 10 giugno verranno ordinati sacerdoti in Duomo. L'appuntamento al Seminario di Venegono, per la festa e la messa dell' arcivescovo Mario Delpini, ma anche per la presentazione di un dossier sulla situazione della diocesi. A preparare lo studio è stata la rivista La Scuola Cattolica dal titolo "Un popolo e i suoi presbiteri. La Chiesa di Milano di fronte alla diminuzione dei suoi preti". Non si tratta certo di una questione solo ambrosiana. A Roma ad esempio quest'anno sono "usciti" dal Seminario diocesano solo 11 sacerdoti.
Ma il dossier è una ricerca che si divide in tre parti come spiega don Paolo Brambilla, docente di Teologia dogmatica in Seminario e curatore del dossier con don Martino Mortola, anche lui professore di Dogmatica, e parte dall'ascolto.
Per dare qualche numero partiamo dagli anni passati. Oggi i preti ambrosiani sono 1694, ma nel 1998 si diceva: "1100 parrocchie per 2200 presbiteri". E poi c'è l''età. Secondo un calcolo statistico l’età media del clero ambrosiano nel 2040 solo 767 saranno sotto i 75 anni e solo 94 saranno quelli sotto i 40 anni. Pochi i giovani che decidono di farsi prete: per il 2023 sono 15 i candidati, ma il numero medio annuale oscillerà intorno ai 12, come cifra tendenziale, tra i 17 di una previsione ottimistica e i 7 della pessimistica.
Interessante la situazione dei diaconi permanenti, prevista una tenuta sostanziale: i diaconi permanenti hanno un numero di ordinazioni variabile secondo gli anni, ma la media di 6 è ormai a regime. Potranno potendo certamente contribuire alla vita della Chiesa anche con nuove soluzioni pastorali là dove non ci sono più i preti.
Per capire la situazione della Chiesa ambrosiana interessante è anche la situazione della vita sacramentale. Costante il numero di Comunioni e Cresime, in calo i Battesimi sono calati da 37-38 mila degli anni 2000 ai 20 mila attuali. Anche valutando la denatalità, la cifra è comunque molto bassa. Per i matrimoni in diocesi, dai 18 mila annui degli anni Novanta siamo passati a 4000.