Roma , sabato, 29. aprile, 2023 10:00 (ACI Stampa).
I dati sull’occupazione in Italia mettono in luce un fatto “assai preoccupante”: circa un quarto della popolazione giovanile non trova lavoro, soprattutto nel Mezzogiorno. Il quadro “ci deve interrogare su quanto la nostra società, le nostre istituzioni, le nostre comunità investono per dare prospettive di presente e di futuro ai giovani. Essi pagano anche il conto di un modello culturale che non promuove a sufficienza la formazione, fatica ad accompagnarli nei passi decisivi della vita e non riesce a offrire motivi di speranza”.
Lo scrivono i vescovi italiani in un messaggio, dal titolo “Giovani e lavoro per nutrire la speranza”, in occasione della Festa dei Lavoratori del 1 maggio. Nelle diocesi italiane tante le iniziative ma anche le parole dei vescovi. A Napoli l’arcivescovo Domenico Battaglia presiede oggi una messa allo Stabilimento Kimbo a Melito di Napoli. Sono stati invitati i Sindacati, generali e di categoria, Cgil, Cisl, Uil e Ugl, il presidente e il direttore di Confindustria, gli assessori al Lavoro della Regione Campania e del comune di Napoli, la direttrice del carcere di Secondigliano, i delegati arcivescovili di settore, il decano dei parroci del territorio.
A Padova veglia per il Lavoro “Insieme” presieduta dal vescovo Claudio Cipolla presso la Società agricola-Impresa sociale “Il Brolo di Teolo” il 2 maggio. La veglia è l’appuntamento tradizionale organizzato dalla Pastorale sociale e del lavoro della diocesi patavina insieme alle associazioni datoriali e ai sindacati in occasione del 1 Maggio che quest’anno mette a tema la vulnerabilità nel lavoro. “Ignorare la vulnerabilità ci fa costruire sistemi economici e processi aziendali insostenibili che rendono tutti vulnerabili, lavoratori e aziende stesse”, spiega suor Francesca Fiorese, direttrice della Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Padova: “quando invece si accoglie la fragilità costitutiva della nostra esistenza, muta l’atteggiamento e quella che chiamiamo inclusione non è solo un vincolo normativo da adempiere, ma l’occasione di rendere il lavoro più vero e sostenibile per tutti”. La veglia sarà arricchita dai linguaggi artistici che aiutano a rappresentare e dipanare i complessi temi legati al mondo del lavoro. Quest’anno ci sarà la partecipazione di Danceability (proposto dalla Cooperativa sociale “Nuova Idea”) e accompagnerà la serata lo scrittore Guido Marangoni. All’ascolto della Parola di Dio e al messaggio del vescovo Cipolla si affiancheranno alcune testimonianze di imprese e lavoratori che dalla vulnerabilità hanno tratto un nuovo potenziale.
A Brescia il 1° maggio il vescovo Pierantonio Tremolada presiederà la Santa Messa presso la Rete “Cauto” a Buffalora (Bs), impresa sociale che ha scelto di percorrere la strada della sostenibilità integrata coniugando la qualità dei servizi all’attenzione per l’ambiente e le persone.
Nella diocesi di San Marino-Montefeltro, lunedì, il vescovo Andrea Turazzi presiederà una messa a Gualdicciolo per il mondo del lavoro con la partecipazione di lavoratori, imprenditori, famiglie, autorità pubbliche e organizzazione del mondo del lavoro. La ricorrenza verrà celebrata “con ancora tante preoccupazioni per il mondo del lavoro” spiega la diocesi aggiungendo che alle problematiche “irrisolte degli ultimi anni, si sono aggiunti gli effetti della guerra in Ucraina, l’aumento dei costi energetici e le difficoltà nel reperire le materie prime. Come spesso accade, poi, le difficoltà gravano prima di tutto sulle spalle dei più fragili, dei disoccupati e dei precari soprattutto quando giovani”. Giovedì di questa settimana l’incontro “Giovani e Lavoro.