Città del Vaticano , lunedì, 24. aprile, 2023 14:45 (ACI Stampa).
Nel suo intervento, nel quale trattava l’intero argomento del fine-vita, "Monsignor Paglia alla fine ha accennato, senza svilupparla, alla Sentenza della Corte Costituzionale italiana 242/2019 ed alla specifica situazione italiana". "La Corte Costituzionale conferma l’assistenza al suicidio come reato. Elenca poi quattro condizioni specifiche e particolari nelle quali il reato è depenalizzato", la nota riassume l'intervento del Presidente a Perugia.
In questo preciso e specifico contesto, "Monsignor Paglia ha spiegato che a suo avviso è possibile una “mediazione giuridica” (non certo morale) nella direzione indicata dalla Sentenza, mantenendo il reato e le condizioni in cui si depenalizza, in quanto la medesima Corte Costituzionale ha chiesto al Parlamento di legiferare".
"Per Monsignor Paglia è importante che la Sentenza affermi che il reato resta tale e non viene abolito. Qualsiasi ulteriore considerazione è fuorviante", specifica la nota.
"Sul piano scientifico e culturale, Monsignor Paglia ha sempre sostenuto la necessità di un accompagnamento nei confronti dei malati nella fase terminale della vita, basato sulle Cure Palliative e sulla vicinanza, in modo che nessuno sia lasciato da solo di fronte alla malattia e alla sofferenza, nelle difficili decisioni che queste comportano", conclude la dichiarazione ufficiale della Pontificia Accademia per la Vita.